Le malattie professionali tipiche del muratore (mal di schiena, dolori al tunnel carpale, disturbi all’udito) sono in aumento, mentre calano gli infortuni sul lavoro. Secondo i dati raccolti dalla Filca-Cisl emiliano-romagnola, nel 2009 su 61.996 addetti del settore delle costruzioni, i casi di malattia sono stati 46.642, le ore perse per malattia 1.552.469, mentre negli ultimi quattro anni le malattie professionali sono cresciute del 30 per cento. Da qui la proposta avanzata dal responsabile regionale della Filca Ciro Donnarumma, di “concordare con l’Ausl un’attività di ricerca sulla tipologia delle malattie”.
“Onde evitare – ha aggiunto Donnarumma – che a causa della preoccupazione per gli infortuni si trascuri la prevenzione delle malattie professionali, e di operare opportuni cambiamenti nel protocollo per le visite ai lavoratori”. Nel contempo Donnarumma chiede alla regione di “investire sulla ricerca e sulla progettazione per contrastare il problema delle cosiddette “malattie perdute”, ossia quelle note che non arrivano in sede assicurativa, oppure quelle “sconosciute” che si scoprono a posteriori. Per discutere di malattie professionali in edilizia e di come tutelare al meglio i lavoratori del settore un seminario formativo è stato organizzato nei giorni scorsi dalla Filca regionale e dal patronato Inas a Milano Marittima (Hotel Embassy), al quale hanno partecipato: Giorgio Graziani, segretario genenerale Cisl-E.R-; Riccardo Gentile, segretario nazionale Filca; Ciro Donnarumma, segretario generrale Filca-E.R.; Aude Cuccurachi, Inail regionale; Davide Parmeggiani, direttore Inas E.R.