Il 31 maggio, giornata di mobilitazione dei lavoratori edili, Filca, Fillea e Feneal dell’Emilia Romagna hanno convenuto di organizzare uno “sciopero al rovescio”: si tratta di una modalità di sciopero utilizzata negli anni ’50 come forma di protesta alla disoccupazione e ai ritardi della ricostruzione del post-guerra. “In quella giornata – dichiara Cristina Raghitta, segretario generale della Filca regionale – alcuni disoccupati e cassaintegrati edili, in modo dimostrativo, presteranno la loro opera gratuitamente per ripristinare un edificio pubblico nel Comune di Bologna. Riproporre questo tipo di iniziativa appare appropriato e fortemente simbolico nell’attuale contesto della nostra regione”.