EMILIA-ROMAGNA, FILCA, FENEAL E FILLEA DIFENDONO LA BILATERALITA’

EMILIA-ROMAGNA, FILCA, FENEAL E FILLEA DIFENDONO LA BILATERALITA’

Di seguito una nota dei segretari generali di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil Emilia-Romagna (Cristina Raghitta, Antonio Cuppone e Luigi Giove)
Le Organizzazioni sindacali regionali degli edili Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil , esprimono preoccupazione per le affermazioni riguardanti le Casse Edili rilasciate, nell’ambito di una trasmissione televisiva di approfondimento politico, da Matteo Richetti il quale, oltre ad essere un importante esponente nazionale del PD, è anche uno dei candidati alle primarie per l’elezione del futuro Presidente della Regione Emilia Romagna. L’idea che si debba scegliere tra più salario e meno bilateralità è falsa e va respinta perchè è propaganda che alimenta il populismo, minando un sistema che ha garantito dalla sua costituzione ad oggi, reddito, assistenze e tutele ai lavoratori edili.
Spiace in particolar modo che chi si candida a governare al massimo livello la Regione Emilia Romagna, ignori il ruolo svolto dalla bilateralità soprattutto in questi anni di crisi particolarmente cruenta per il settore edile. Vogliamo ricordare che il sistema delle Casse Edili dell’Emilia Romagna è stata al centro di un continuo confronto con la Regione che ha consentito di elaborare protocolli e accordi innovativi che hanno ridotto i tempi delle procedure burocratiche e fatto risparmiare imprese e Pubbliche Amministrazioni ; del resto basterebbe avere a riferimento l’ insieme di norme per la ricostruzione post- sisma, elaborate attraverso pratiche concertative, che prevedono un interscambio costante e continuo tra la Regione e le casse edili per la verifica della regolarità nella ricostruzione. Per consentire questo le organizzazioni sindacali hanno messo a disposizione della Regione i propri strumenti informatici e le proprie banche dati per ricostruire le zone colpite dal sisma con criteri di legalità e sicurezza.
Per i lavoratori edili e’ indispensabile la tutela delle Casse Edili quale strumento di gestione del settore, di garanzia delle proprie condizioni lavorative e come elemento di sostegno al proprio reddito; auspichiamo che le buone pratiche fin qui concordate (e che altre regioni prendono a riferimento) possano implementarsi con la futura amministrazione regionale. Noi vorremmo confrontarci con i candidati su proposte reali e concrete per il rilancio di un settore da cui parte il rilancio dell’intera economia della Regione.
I problemi dell’edilizia, e quindi dei lavoratori edili, sono chiari da tempo a tutti: infiltrazioni della malavita organizzata, appalti al massimo ribasso, ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, blocco degli investimenti in infrastrutture, difficoltà ad accedere al sistema del credito, lavoro nero, caporalato, false partite IVA, ect.
Davvero pensiamo di risolvere i problemi eliminando quei pochi presìdi che garantiscono un minimo di legalità e di regolarità al settore?
Noi pensiamo che il modo corretto di approcciare la discussione debba innanzitutto partire dalla volontà di evitare facili slogan e ragionando, come da sempre si è fatto in questa Regione, con concretezza e senza scorciatoie su cosa pensiamo debba essere l’edilizia per il futuro e cosa ciascun soggetto interessato può fare per raggiungere questo obiettivo. Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil , come sempre sono pronte a fare la propria parte con le proprie proposte.

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