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Emersione del lavoro sommerso in edilizia: la Filca Cisl chiede la proroga della deducibilità fiscale del 36% dei lavori di ristrutturazione e l’abbattimento dell’Iva

Emersione del lavoro sommerso in edilizia: la Filca Cisl chiede la proroga della deducibilità fiscale del 36% dei lavori di ristrutturazione e l’abbattimento dell’Iva

 
“Per contribuire all’emersione del lavoro irregolare e sommerso in edilizia è indispensabile la proroga delle detrazioni fiscali del 36% per le opere di ristrutturazione private e l’abbattimento dell’Iva È quanto richiede al Governo il segretario generale della Filca Cisl, Domenico Pesenti, secondo cui, per il risanamento del settore “occorre compiere il salto di qualità vero sul fronte della domanda, tentando di combattere l’area di lavoro sommerso presente in maniera diffusa nei lavori privati, che rappresentano l’80% degli investimenti complessivi nelle costruzioni”. In questo senso, secondo il responsabile nazionale dei lavoratori edili della Cisl, “occorre in primo luogo diffondere in tutte le procedure di rilascio delle concessioni, delle licenze, delle agevolazioni finanziarie, dell’agibilità o abitabilità, lo strumento del così detto “conflitto di interessi”, che si sta attualmente sperimentando efficacemente nell’ambito dei lavori di ristrutturazione, con la deducibilità fiscale del 36% dei lavori. Sappiamo, inoltre, che è allo studio dell’Esecutivo l’ipotesi di estendere anche alle aziende private gli obblighi che valgono per il pubblico, ovvero la congruità dei versamenti contributivi rispetto alle opere che si realizzano. Nei prossimi mesi – aggiunge Pesenti – faremo pressioni sul Governo affinché ci sia coerenza con gli impegni assunti sul fronte della lotta al lavoro nero e irregolare”.

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