“I cantieri pubblici e privati sono in emergenza: bisogna intervenire con urgenza per tutelare l’intera filiera delle costruzioni, un settore che resta strategico per ammodernare l’Italia e renderla più sicura e sostenibile”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale Filca-Cisl, che pone l’accento sul Superbonus 110%: “La misura com’è oggi rischia di mettere a rischio il sistema di credito, e di conseguenza il mercato. Bisogna rendere possibile la cessione del credito del Superbonus 110% per i lavori privati, visto che il problema principale resta l’impianto normativo sulla responsabilità solidale per le somme concesse e la sua valutazione diligente, che ha di fatto bloccato il meccanismo di cessione del credito. C’è bisogno di un provvedimento che faccia chiarezza e metta il sistema in condizione di poter operare anche nell’ottica di rendere stabili e strutturati gli investimenti nel futuro”.
“È bene evidenziare – spiega il sindacalista della Cisl – che oggi questo meccanismo rischia di penalizzare, tra gli altri, chi è stato più attento alle regole: le imprese sane e strutturate e i cittadini più prudenti e accorti. Le norme devono essere affinate per creare condizioni migliori, come la qualificazione delle imprese, del lavoro, ma anche delle opere, e non certo per danneggiarle. La seconda criticità, o vera e propria emergenza – prosegue Pelle – è l’aggiornamento dei prezzari, con particolare riferimento ai cantieri pubblici e alle opere del Pnrr. La situazione che si è venuta a creare, prima per effetto della pandemia e in seguito aggravata dalla guerra in Ucraina, ha visto difficoltà di approvvigionamento dei materiali con incrementi notevoli dei prezzi e con una conseguente crescita esponenziale nel costo dell’energia. Condizioni che non saranno di breve periodo e che ci impongono di trovare delle soluzioni innovative e affidabili, dal momento che hanno messo in forte difficoltà anche il settore edile. La situazione richiede interventi sistematici, come la transizione digitale dei prezzari dell’edilizia. I prezzi, infatti, sono lo strumento base attraverso il quale imprese e professionisti definiscono la partecipazione ai lavori pubblici. Gli affidamenti pubblici devono evitare di danneggiare le imprese strutturate e di qualità e la corretta gestione dei prezzari negli appalti deve essere correlata alla tempistica reale di realizzazione delle opere, altrimenti diventa strumento di alea per gli operatori e la stessa realizzazione delle opere. Importante innovazione, in questo senso, è stata apportata dalle Linee Guida per la determinazione dei prezzari regionali del MIMS che introducono una omogeneità a livello nazionale”.
“La soluzione, quindi, può essere quella di digitalizzare e di introdurre sistemi per aggiornamenti periodici dei prezzi, attraverso la selezione di un ‘paniere’ di beni di riferimento per il settore delle costruzioni o anche attingendo a una serie di dati dalla fatturazione elettronica, che ci consentano di stabilire il prezzo reale dei materiali. In questo modo è possibile aggiornare i prezzi alle variazioni positive o negative nel periodo di realizzazione dell’opera. La transizione digitale dei prezzari, dunque, è uno strumento fondamentale per realizzare le opere del Pnrr – conclude Pelle – che avranno un impatto fondamentale per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale e sociale, con lo scopo di rafforzare il sistema Paese”.