Congratulazioni e un sincero in bocca al lupo al nuovo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia eletto alla guida della Associazione degli industriali”. Lo scrive la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan in un telegramma. “Siamo certi che con la sua guida e grazie alla sua lunga esperienza imprenditoriale, Confindustria continuerà ad essere un interlocutore leale ed attento del sindacato confederale, in una difficile fase economica e sociale nella quale tutte le associazioni imprenditoriali insieme alle organizzazioni sindacali sono chiamate a fornire al paese il proprio contributo responsabile, riscrivendo le regole contrattuali e modificando le relazioni industriali nel segno dell’innovazione, di una maggiore produttività e qualità, favorendo anche la partecipazione dei lavoratori alle strategie aziendali”. Ci sono delle priorità su cui è necessario confrontarsi al più presto. A partire dalla riforma del modello contrattuale. “Al nuovo presidente – ha aggiunto Furlan partecipando all’Assemblea generale di Confindustria – Chiederemo di avviare il confronto su come rinnoviamo il modello contrattuale e il sistema delle relazioni industriali. Lo chiederemo già dalla prossima settimana. La contrattazione e’ fondamentale, per le nostre imprese e lo è per rendere più pesanti le buste paga dei lavoratori che sono tanto leggere in tutti i settori”. Dal palco di Confindustria, rivolgendosi ai leader di Cgil, Cisl e Uil, Boccia ha detto che il “confronto sul modello contrattuale partirà appena conclusa la stagione dei rinnovi. E al centro, come unica strada praticabile, dovrà esserci lo scambio salari-produttività, l’unica strada praticabile mentre il contratto nazionale deve definire le tutele fondamentali del lavoro e offrire una soluzione a chi non desidera affrontare il negoziato in azienda”. Sul tema dei contratti e il rinnovo del modello contrattuale, dal palco dell’Assemblea di Confindustria, è’ intervenuto anche il Ministro dello viluppo economico, Carlo Calenda, che ha assicurato che sui contratti “faranno le parti sociali. Il Governo non interverrà, ma è necessario fare presto sulla riforma del modello contrattuale”.