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EFFICIENZA ENERGETICA, APPELLO DELLE PARTI SOCIALI EUROPEE DELLE COSTRUZIONI

EFFICIENZA ENERGETICA, APPELLO DELLE PARTI SOCIALI EUROPEE DELLE COSTRUZIONI

Le parti sociali europee del settore delle costruzioni, EFBWW e FIEC, attraverso un documento congiunto, chiedono alle istituzioni europee una Direttiva sull’efficienza energetica che affronti in modo concreto la sfida per ridurre l’uso di energia nell’UE. “Abbiamo bisogno di una direttiva  – afferma Domenico Pesenti, Presidente della EFBWW, la Federazione europea degli edili – che oltre al risparmio energetico richiesto dall’Europa, sostenga anche una crescita economica creando nuovi posti di lavoro oltre al rispetto dell’ambiente”.
Infatti,  individuando misure efficaci atte al risparmio energetico si avranno degli enormi potenziali per il mantenimento e la creazione di nuovi posti di lavoro in seno all’Unione Europea. “Gli edifici in Europa – prosegue Pesenti – sono lo strumento chiave per una vera economia sostenibile a basso contenuto di carbonio, ma per il raggiungimento di questi risultati è importante includere nella Direttiva chiari obiettivi di risparmio, meccanismi finanziari e misure vincolanti di risparmio di utilizzo finale, in particolare attraverso il costo effettivo per il rinnovamento di edifici esistenti”.

“L’Europa – aggiunge il Presidente della EFBWW –  ha il potenziale per la creazione di un nuovo modello energetico ma ciò deve essere sostenuto da un chiaro quadro legale e finanziario ed un efficace dialogo sociale ed una riqualificazione della manodopera esistente, insieme a misure adeguate per il risparmio energetico, elementi indispensabili per raggiungere un risultato positivo”. Ma serve anche altro per rimettere in moto l’economia ed evitare crisi future. È fondamentale potenziare il ruolo della Banca Europea degli Investimenti (BEI) dotandola di maggiori capitali da investire negli Stati Membri  e di attribuirle un ruolo più forte nelle decisioni riguardanti la politica comunitaria per gli investimenti.
“E’ necessario – conclude Pesenti – che la BEI utilizzi strumenti finanziari per fare leva sul capitale privato – come gli Eurobond – proposti dalla Commissione Europea, da mettere a disposizione della BEI, in tempi brevissimi e in maniera più ampia possibile,  per sovvenzionare progetti di grandi infrastrutture europee, data l’attuale carenza di fondi pubblici per progetti infrastrutturali”.

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