La regione Sicilia sta vivendo un momento molto critico, sia politico che economico, dove il settore industriale più in sofferenza degli altri risulta essere il settore delle costruzioni, una Regione dove si registra il quasi blocco delle gare di appalto in numero e per importi con una diminuzione di oltre il 50% dal 2009 ad oggi la perdita di oltre 40.000 addetti, con molte imprese di medie strutturate che hanno chiuso i battenti per la mancanza di lavori e per i mancati pagamenti degli Enti appaltanti e l’impossibilità di accedere al credito bancario.
In controtendenza risultano le relazioni le relazioni sindacali tra le parti sociali: dopo alcuni stop tattici da parte delle Ance Territoriali, che tentavano a causa della crisi di non firmare i contratti integrativi territoriali, la nostra perseveranza a mantenere comunque i tavoli di trattativa aperti, ha portatoin breve tempo dall’inizio delle vere trattative, a dei risultati positivi. Dopo la firma del contratto integrativo di Palermo, a stretto giro di tempo si sono sottoscritti anche gli accordi territoriali di Caltanissetta, Catania ed Enna.
“Sicuramente – commenta Santino Barbera, Segretario Generale della Filca Sicilia – nutriamo un moderato ottimismo sulla chiusura di tutti i contratti integrativi provinciali in tempi celeri, ottimismo dovuto al fatto che l’intero gruppo dirigente della Filca Siciliana si sta impegnando in tutte le altre province. Anche a Siracusa, Messina, Ragusa, Agrigento e Trapani le trattative con l’Ance continuano serrate. E non escludiamo che alcuni contratti si possano firmare nei prossimi giorni. Anche in questa tornata contrattuale – continua Barbera – stiamo riuscendo ad affermare il valore e l’importanza della contrattazione di 2° livello, e sinceramente penso che non era certo scontata prima della sigla dei primi integrativi territoriali”.
VAI ALLA SEZIONE “CONTRATTI INTEGRATIVI TERRITORIALI DELL’EDILIZIA”
