“Le misure messe in campo dal Governo per sostenere tutte le categorie produttive del Paese in questa lunga, difficile fase di crisi sanitaria, sociale ed economica sono significative ma ancora insufficienti, e in qualche caso sbagliate”. Lo dichiara Massimo Sannino, responsabile Filca-Cisl Campania. “Un esempio: il Decreto Sostegni, approvato nei giorni scorsi, consente alle imprese edili di licenziare già dal 1° luglio prossimo, e blocca invece i licenziamenti fino al 31 ottobre solo nei settori non provvisti di Cigo. Una scelta discutibile che ci preoccupa tantissimo, vista la situazione delle costruzioni, in crisi profonda oramai da 12 anni. Ma c’è un’altra emergenza che va affrontata con coraggio e determinatezza: l’accesso al credito delle aziende. Ci imbattiamo quotidianamente – aggiunge Sannino – in tantissimi casi di imprenditori edili che non riescono a ripartire per mancanza di liquidità, o non hanno accesso ai finanziamenti per cavilli burocratici o per problemi con gli istituti di credito. Troppo spesso le banche non sono in grado di sostenere le imprese, di dare fiducia agli imprenditori, di consentire alle aziende di ripartire. È il frutto di uno schema vecchio e non più adatto alla situazione attuale. Attuare una vera riforma del sistema creditizio, mettere le banche nelle condizioni di sostenere e rilanciare il tessuto produttivo edile non può che portare benefici a tutti: aziende, lavoratori, ma anche la comunità, che attende impaziente opere annunciate da anni. Se finalmente ripartiranno i cantieri, e i provvedimenti del Governo fanno ben sperare, sarebbe un errore gravissimo farci trovare impreparati”, cocnlude il responsabile della Filca campana.