Macale: “Il Prg occasione imperdibile, ma bisogna riscrivere le regole”
Nella Capitale il settore edile sta attraversando un periodo di crisi e il nuovo piano regolatore può essere l’occasione di sviluppo per creare nuovi posti di lavoro a patto che non venga dimenticata la parola chiave che per il sindacato è la condizione essenziale: la sicurezza e la tutela sul posto di lavoro degli operai. Secondo il segretario generale della Filca Cisl di Roma, Stefano Macale,”per il rilancio dell’edilizia nel territorio è necessario che si provveda a finanziare tutte quelle opere per le quali è stata già approntata la progettazione. Il nuovo piano regolatore è un tentativo di dare una nuova dimensione europea. Tra le altre cose non dobbiamo dimenticare la necessità di abitazioni popolari di cui Roma ha bisogno e rispetto alle quali è necessario procedere per dare nuove case a chi ha bisogno”.
Per il sindacato la logica dei nuovi lavori non deve essere la tempistica ma la qualità, per questo chiede all’Amministrazione Capitolina di riscrivere le regole insieme, perché la realizzazione del nuovo piano regolatore rappresenterà un’altra importante chance di sviluppo per l’edilizia, (che a Roma ha un ruolo strategico considerando che il 35% del Pil locale proviene dal settore delle costruzioni), ma ogni mutamento ed ogni crescita deve essere accompagnata da una struttura organizzativa che li regoli. ” Ad esempio – afferma Macale – i nuovi quartieri non devono essere abbandonati o dormitori, mal serviti da mezzi pubblici. Tutti i lavori che serviranno per fare della nostra città la capitale del futuro devono essere fondati secondo un’esigenza nuova, non più un’espansione fine a se stessa ma occorre passare a progetti di ampio respiro, organizzati e programmati. L’ampliamento di ogni contesto urbano e le trasformazioni che esso comporta devono farci pensare alle ripercussioni che avranno un domani”. Ma tutto questo per il sindacato deve avvenire in termini di legalità e di sicurezza: a Roma il 2009 è già un anno nero per l’alto numero di incidenti mortali, quattro dall’inizio dell’anno. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è raddoppiato il numero di vittime sia a Roma che nel Lazio: sono già 8 ad oggi gli operai che hanno perso la vita nel settore delle costruzioni nel Lazio di cui 4 a Roma, 2 a Viterbo e 2 a Latina.
Della poca attenzione della sicurezza nei cantieri nel Lazio si è occupata anche una ricerca dell’Inail, del Ctp di Roma e provincia e dell’ Università Roma Tre, nell’ ambito del progetto “Non solo norma”. Circa quattrocento lavoratori edili che operano nei cantieri del Lazio, per il 60% italiani e per il 23% rumeni, si sono sottoposti ad un questionario per parlare di sicurezza sul lavoro e solamente il 7% degli intervistati ha dichiarato che vi sia molta sicurezza nei cantieri laziali.
Amedeo Ciotti