“Accanto alle priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in edilizia dobbiamo subito costruire un sistema sostenibile, strutturato e trasparente, di incentivi fiscali per il lungo periodo. Solo in questo modo sarà davvero possibile riqualificare il nostro patrimonio edilizio, con benefici per tutti: lavoratori, aziende, famiglie”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl nazionale.
“Le misure e gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica contenuti nella legge di bilancio, ma anche l’efficientamento sismico – spiega Pelle – sono sicuramente strumenti che favoriscono la riqualificazione del patrimonio edilizio. Ma questa materia deve essere adattata alle diverse esigenze dei cittadini e delle città, e alle situazioni economiche di riferimento. Le norme, inoltre, devono essere strutturali, con una lunga durata, e favorire processi virtuosi per la filiera delle costruzioni, in grado di favorire gli investimenti di impresa e la professionalizzazione del lavoro. Ma devono anche creare le condizioni per favorire la ricomposizione ed il rafforzamento della filiera produttiva, che per attrarre investimenti e adeguarsi alle nuove esigenze ha bisogno di un arco temporaneo sufficiente”.
Secondo il segretario generale della Filca bisogna evitare di ripetere l’errore generato dall’articolo 21 del Dl 34/2020: “Quel provvedimento, prevedendo un incentivo elevato in un tempo limitato, ha avuto un effetto dirompente sul settore. In poco tempo sono nate 12mila nuove imprese, spesso costituite da persone lontane dal mondo edile, con ricadute sulla qualità del lavoro. Le conseguenze sono state anche un aumento dell’indice inflazionistico, il boom dei costi dei materiali, la mancanza di manodopera qualificata. Ecco perché – spiega il sindacalista della Cisl – il Pnrr va affiancato da un sistema sostenibile, strutturato e trasparente di incentivi fiscali per il lungo periodo. I punti focali sui quali costruire la normativa sono sicuramente la qualificazione delle maestranze e delle imprese, e incentivi per chi investe in formazione e ricerca, nella sicurezza e nella qualità del costruito.
Gli strumenti – conclude il segretario generale della Filca – ci sono tutti: contratto, digitalizzazione per snellire e offrire conoscibilità sull’operato e sul lavoro, premialità per chi investe in un lavoro moderno e sicuro”.