“Il Governo sta facendo bene sulla sicurezza nei cantieri, ma chiediamo un ulteriore sforzo, come la possibilità di investire in sicurezza l’avanzo di 1 miliardo di euro l‘anno dell’Inail, e sviluppando protocolli per sperimentare nuove tecnologie nei cantieri. Nelle scorse settimane, per esempio, abbiamo proposto l’installazione sui mezzi di cantiere di dispositivi per monitorare l’area intorno al mezzo stesso, evitando così decine di incidenti l’anno”. Lo chiede Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl. “Nei primi 10 mesi dell’anno – spiega – ci sono già state oltre 1.000 vittime sul lavoro e 500 mila infortuni, uno ogni 50 secondi. Molti di questi avvengono nei cantieri, e la prima causa di incidente è la caduta dall’alto. È bene ricordare che lavorare sui ponteggi è faticoso e rischioso: sopra i 60 anni alcune lavorazioni mettono a serio rischio i lavoratori, e stiamo constatando un deciso aumento dell’età media di infortunati e vittime. In più vorremmo ricordare che il settore è in ripresa ma ad alta discontinuità lavorativa, motivo per cui non si riesce ad avere una contribuzione piena. È per questo – aggiunge il segretario generale della Filca – che chiediamo che venga approvata la proposta della Cisl di far scendere da 36 a 30 anni la soglia contributiva per l’accesso all’Ape sociale dei lavoratori edili. Inoltre valutiamo positivamente il dialogo avviato con il ministero delle Infrastrutture sui lavori previsti dal Pnrr e gli ultimi provvedimenti del Governo, attraverso il ministero del Lavoro, come il Durc di Congruità, il Protocollo sulla sicurezza nei cantieri, l’annuncio di un piano di assunzioni negli Ispettorati del lavoro. Garantire la dignità e la sicurezza di oltre 1 milione di lavoratori impegnati nell’edilizia, assicurando la legalità nel settore, è una battaglia di civiltà che si vince tutti insieme, responsabilmente. E per questo anche la Filca sarà in piazza il 18 dicembre, alla grande manifestazione nazionale organizzata dalla Cisl”, ha concluso Pelle.