EDILIZIA, IN TRE ANNI FALLIMENTI RADDOPPIATI

EDILIZIA, IN TRE ANNI FALLIMENTI RADDOPPIATI

I fallimenti nel settore delle costruzioni sono passati in tre anni dai 1.057 del 2007 ai 2.182 del 2010, pari al 102 per cento. È un trend peggiore della media delle imprese italiane, che si sono “fermate” a un aumento dell’ 83 per cento. L’incidenza dei fallimenti in edilizia sul totale è così salito dal 18 al 20 per cento. E a pagare il conto più salato è il Nord Italia, con i fallimenti di te sole regioni, Lombardia, Veneto e Piemonte, a rappresentare quasi la metà dei fallimenti totali, con un’incidenza che è salita dal 39% del 2008 al 42,5% del 2010.

Il punto sui fallimenti viene dai dati Cerved Group, elaborati (per quanto riguarda le costruzioni) per «Edilizia e Teritorio». Le imprese di costruzione sono entrate in crisi già a inizio 2008, ancor prima delle crisi bancarie di settembre. A fine anno i fallimenti in edilizia sono cresciti del 32,5% (da 1.075 a 1.424), contro urea media del 21,6 per cento. Stesso trend l’anno successivo (il 2009), quando nelle costruzioni i fallimenti sono cresciuti del 33,6% (1.903 procedure), contro una media del 25 per cento. Solo nel 2010 il boom dei fallimenti rallenta in edilizia, crescendo solo del 14,7%, mentre nella media la progressione è del 19,6 per cento. Le regioni più colpite, oltre al Nord, la Toscana, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Campania.

(“Sole 24 Ore – Edilizia e Territorio”)

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