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EDILIZIA, IL “MISTERO” DELLA MOLTIPLICAZIONE DEI LAVORATORI AUTONOMI

EDILIZIA, IL “MISTERO” DELLA MOLTIPLICAZIONE DEI LAVORATORI AUTONOMI

Bologna
Se ne è parlato nel corso di un convegno in Emilia-Romagna
In tempi di crisi è davvero curioso notare un fenomeno decisamente in controtendenza: l’aumento dei lavoratori autonomi in edilizia. Crescita che tra l’altro si è verificata in un anno, il 2008, che per la prima volta fa registrare il segno meno anche in questo settore, storicamente traino dell’economia. Cosa è accaduto? È molto semplice, ed è stato spiegato nel corso di un convegno organizzato dalla Filca dell’Emilia-Romagna dal titolo, esplicativo, ‘Autonomi per finta’. “Accade questo”, spiega Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl. “Assistiamo ad una vera moltiplicazione dei lavoratori autonomi edili a causa soprattutto della convenienza economica rispetto ai costi previdenziali, della possibilità di sfuggire ai vincoli contrattuali e dei reciproci vantaggi per quanto riguarda la normativa per i permessi di soggiorno. In realtà si tratta di dipendenti privi di diritti e di tutele e sottoretribuiti in rapporto al lavoro dipendente regolare e contrattuale. Per questo ‘giochetto’ è sufficiente che il lavoratore apra la Partita Iva, in barba a tutti i requisiti professionali”.
L’Emilia-Romagna non sfugge a questo fenomeno. Il dossier della Filca ‘Impresa e lavoro in Italia e in Emilia-Romagna’, presentato nel corso della tavola rotonda, ha evidenziato numeri impressionanti: “Se si prendono in esame tutte le imprese attive regionali – spiega il segretario generale della Filca Emilia-Romagna, Ciro Donnarumma – il tasso di crescita delle imprese artigiane, dal 2002 al 2007, è pari all’8,71%. Scendendo nel dettaglio, tra le imprese artigiane edili il tasso di crescita delle imprese individuali è del 29,86%. Ritengo quindi necessario porre subito un freno al fenomeno dei lavoratori autonomi fittizi, lavoratori il cui numero registra ogni giorno una crescita esponenziale. Un altro dato che fa riflettere è il +76,9% degli imprenditori extracomunitari; nel solo settore delle costruzioni l’aumento è pari al 146%”. Donnarumma chiede all’Amministrazione regionale di “farsi promotrice e capofila di un fronte comune composto da sindacati, associazioni artigiane e istituzioni, con l’obiettivo di costruire un quadro di regole più preciso, anche su base negoziale, in un settore che si evidenza come il più a rischio in assoluto per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro”.
Ai lavori ha partecipato anche Gianni Pedrazzini, segretario generale della Cisl regionale con un passato in Filca. “Il numero così rilevante di addetti stride in un ambito come l’edilizia, così frammentato per tipologia dei lavori, per organizzazione del lavoro, per la numerosa rete di imprese in subappalto, per la quantità delle professionalità espresse. Il settore edile appare al contempo ‘mutante innovativo’ nell’uso di materiali e tecnologie, ma sempre ‘vecchio’ per le caratteristiche che esprime; spesso anche per la mentalità e per i comportamenti con cui imprenditori ed imprese operano quotidianamente”.

Vanni Petrelli

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