Il Ministero del Lavoro, in risposta ad un interpello, con nota n. 26 del 5 luglio 2010, ha chiarito che la Cassa integrazione ordinaria va estesa anche al settore edile, nel caso di eventi metereologici particolarmente sfavorevoli, utilizzando il sistema di calcolo a “contatore” per giorni in modo da determinare le settimane integrabili. Il quesito, il primo di due, era stato sollevato da Filca Cisl, Feneal Uil, Fillea Cgil e Ance che avevano chiesto se fosse possibile effettuare periodi di proroga a zero ore, secondo la normativa attualmente vigente per l’industria ex articolo 6 della legge 164/1975. “La risposta positiva del Welfare – ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca – ci soddisfa particolarmente, perché ha ritenuto del tutto fondate e legittime le richieste delle parti sociali, allargando l’ambito di copertura della Cig nel settore edile”. Il Ministero ha quindi confermato che le disposizioni della Legge 164 (secondo la quale l’integrazione viene corrisposta fino ad un periodo massimo di tre mesi continuativi, prorogabili trimestralmente fino ad un massimo complessivo di 52 settimane) siano applicabili a tutte le imprese industriali, comprese quelle del settore edile ed affini. “L’interpello ministeriale – ha aggiunto il leader della Filca – consente alle imprese dell’edilizia di usufruire di periodi di proroga successivi alle prime tredici settimane e fino ad un periodo massimo complessivo di 52 settimane, senza necessariamente dover effettuare una ripresa, pur parziale, dell’attività lavorativa”.
Il Ministero del Lavoro ha inoltre confermato, in risposta al secondo quesito, che per il calcolo dei limiti temporali per le giornate di sospensione del lavoro, rientrino tutte le causali previste per la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, compresa, pertanto, quella tipica dell’edilizia, dovuta agli eventi meteorologici.
L’INTERPELLO DI FILCA, FENEAL, FILLEA E ANCE
LA RISPOSTA DEL MINISTERO DEL LAVORO
IL COMMENTO DI MICHELE TIRABOSCHI (da “Il Sole 24 Ore” del 6 luglio 2010)