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EDILIZIA, IL GOVERNO ‘DIMENTICA’ IL DURC

EDILIZIA, IL GOVERNO ‘DIMENTICA’ IL DURC

“Una disattenzione grave, che se non verrà sanata nel Consiglio dei Ministri in programma domani provocherà effetti davvero negativi e la ferma opposizione del sindacato”. Pino Virgilio, segretario generale aggiunto della Filca-Cisl, reagisce così alla ‘svista’ dell’ultimo Consiglio dei Ministri, che ha approvato in prima lettura il Testo unico sulla sicurezza con una normativa sul Durc (il Documento Unico di Regolarità Contributiva) “non condivisibile e che rischia di azzerare il percorso di lotta al lavoro nero ed alla concorrenza sleale nel settore delle costruzioni intrapreso negli ultimi 4 anni”. L’articolo incriminato è il 90: “Il Testo approvato dal Consiglio dei Ministri – spiega Virgilio – non annovera più il Durc, con riguardo alla documentazione che il committente o responsabile dei lavori deve inviare all’amministrazione concedente, pena la sospensione dell’efficacia del titolo abilitativo. L’articolato, invece, prevede semplicemente l’indicazione degli estremi di denuncia dei lavoratori agli istituti Inps, Inail e Cassa Edile. In tal modo – accusa il segretario generale aggiunto della Filca – viene decisamente superata l’obbligatorietà del Durc nei lavori privati ed il controllo della regolarità contributiva negli stessi”. Ma una possibilità di ovviare a questa ‘gaffe’ del Governo c’è: “In audizione alla Commissione Lavoro del Senato – prosegue Virgilio – insieme a Feneal, Fillea, Cisl, Cgil e Uil, abbiamo presentato la modifica del comma 9 dell’articolo 90, richiesta avanzata, per conto proprio, anche dalla Presidenza dell’Ance. La Commissione ha espresso un parere positivo sulla nostra proposta, sollecitando il Governo a sostituire le lettere b) e c) del testo di prima lettura con l’emendamento da noi presentato, che ricostruisce esattamente la dizione dell’articolo 3 comma 8 del decreto legislativo 494 e successive modificazioni”. Ora si aspetta domani, martedì primo aprile, quando il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare definitivamente lo Schema di Decreto. Con la speranza che venga accolto l’invito della Commissione e si ripristini la formulazione ad oggi vigente, che contempla l’obbligo di presentare il Durc anche per i lavoratori autonomi e per i lavori svolti in economia e cioè con personale proprio senza ricorso all’appalto.

 

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