Presentata all’Ance la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di categoria
PRIMO incontro oggi, presso la sede dell’Ance, a Roma, per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro in edilizia. “Ci aspettiamo che si entri da subito nel merito della trattativa – spiega il segretario generale della Filca , Domenico Pesenti – per essere pronti a dare delle risposte concrete non soltanto sul versante della copertura salariale, ma anche sull’emersione del lavoro sommerso, la regolarità delle imprese e la lotta agli infortuni nei cantieri. L’augurio del sindacato – aggiunge Pesenti – è che la trattativa possa seguire i tempi previsti, tenendo anche conto che la discussione sulla piattaforma in edilizia darà ulteriore corpo anche a tutti i punti contenuti nell’avviso comune che le parti presenteranno il 27 novembre al tavolo sul sommerso”. Il contratto nazionale in edilizia, che scade il 31 dicembre prossimo (sia la parte economica che normativa), interessa complessivamente in Italia un milione e 300 mila addetti, circa 300 mila imprese tra industriali, cooperative ed artigiane, per un fatturato annuo di circa 112.411 milioni di euro. “In un quadro di sostanziale stagnazione per il Paese – precisa il segretario generale della Filca Cisl – contraddistinto da continue revisioni al ribasso delle previsioni di crescita economica, il settore delle costruzioni si muove in controtendenza. L’edilizia e la combinata riduzione del risparmio delle famiglie sono gli elementi che sostengono il ciclo economico italiano già da diverso tempo”. Circa le richieste dei sindacati, “nella piattaforma chiediamo siano colte le tensioni salariali del mercato del lavoro locale – precisa il responsabile nazionale degli edili Cisl -; in questo contesto assume particolare importanza la contrattazione di secondo livello. Altri elementi fondamentali riguardano la tutela complessiva del lavoratore e la sicurezza sul lavoro, che va realizzata attraverso l’estensione della figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sul territorio (Rlst), che può operare in tutti i piccoli cantieri. Punti importanti sono anche il rafforzamento degli Enti bilaterali – con le Scuole Edili che devono diventare centri di tutela del mestiere – e la flessibilità, che deve essere governata con il metodo della concertazione. Infine – nota Pesenti – ci preme la valorizzazione e la rivalutazione, attraverso gli Enti Bilaterali, di tutto il settore e delle diverse professionalità”. Sul fronte salariale, tenendo anche conto dell’articolazione contrattuale su due livelli, quello nazionale e territoriale, la richiesta di aumento dei sindacati è di 90 euro mensili. Altro obiettivo è quello di ottenere un migliore riconoscimento salariale in base alle professionalità dei lavoratori, tenendo presente che la piattaforma pone come punto centrale la rivisitazione del sistema degli inquadramenti. “Si tratta di una piattaforma ambiziosa – conclude Pesenti – che adegua le tutele al mutare dei bisogni, attraverso la quale i sindacati lanciano quasi una sfida alle associazioni imprenditoriali, invitandole a trovare soluzioni che consentano di dare maggiore strutturalità al sistema delle imprese attraverso regole trasparenti”.
Francesco Tobia