“Mai come in questo momento storico, caratterizzato da grandi trasformazioni nella organizzazione del lavoro e nelle modalità di produzione, è necessario che la formazione diventi davvero uno dei pilastri del mondo del lavoro”. Lo ha dichiarato Ottavio De Luca, segretario della Filca-Cisl nazionale. “Questo enunciato – ha spiegato – vale ancora di più per le costruzioni, almeno per tre motivi: il settore è sicuramente quello più coinvolto dai progressi informatici e tecnologici; nelle costruzioni si registra ancora un numero di infortuni e di vittime inaccettabile per un paese civile; l’età media degli addetti del comparto aumenta di anno in anno, quindi la formazione diventa indispensabile per tenere aggiornati i lavoratori meno giovani e per favorire l’ingresso delle nuove leve. La bilateralità edile in questo contesto rappresenta una opportunità preziosa e una risorsa imprescindibile: da più di 100 anni l’esperienza bilaterale è sinonimo di tutela, diritti, salute e sicurezza, formazione, previdenza per milioni di lavoratori. Formedil, il sistema delle Scuole edili, assicura la formazione obbligatoria introdotta nel sistema dal contratto nazionale del 2008, le cosiddette “16 Ore Prima”.
“La priorità – ha aggiunto De Luca – resta la sicurezza degli edili: nel corso della grande manifestazione sindacale in programma sabato 22 ottobre ricorderemo il ruolo fondamentale del sistema bilaterale nel promuovere la cultura della sicurezza, ma anche le grandi potenzialità al servizio dei lavoratori e delle aziende serie. Negli ultimi anni le organizzazioni sindacali di settore hanno sottoscritto diversi accordi con il sistema del Formedil, con l’obiettivo di rendere la formazione sempre più aderente alle necessità del settore e alle richieste dei lavoratori e delle aziende. Nel sistema bilaterale le buone pratiche non mancano, come Edil Trophy, la gara di arte muraria che punta alla valorizzazione del settore edile. Oppure accordi come quello di Napoli: nel carcere di Poggioreale, grazie a un protocollo sottoscritto tra il ministero della Giustizia e la Scuola edile, nascerà un vero ‘Laboratorio edile’ per i detenuti con un percorso formativo di 160 ore che prevede lezioni in aula e pratica in un campo scuola. A Livorno, invece, il sistema formativo edile ha promosso i corsi di ATE, l’Accademia Tecnologica Edilizia, riservata ai diplomati fino a 29 anni di età. Si tratta di un percorso davvero intenso, con 900 ore in aula e altrettante in azienda, che rappresenta una valida alternativa all’Università e che prepara a lavorare nell’edilizia 4.0”.
“Insomma – ha sottolineato – il settore negli ultimi anni non rappresenta più un ripiego, come avveniva in passato, ma una scelta volontaria che offre salari di tutto rispetto, un contesto moderno e sicuro, prospettive di crescita e la consapevolezza di lavorare in un settore fondamentale per l’economia del Paese. È per questo che la formazione assume una importanza ancora maggiore: promuovere la cultura della legalità, la sicurezza sul lavoro, le conoscenze e le professionalità e potenziare diritti e tutele non apporta benefici solo al settore, sia alle aziende che ai lavoratori, ma all’intera società”, ha concluso il segretario nazionale della Filca.