Roma
Fumata nera per il rinnovo del contratto nel settore edilizia-artigianato, a 10 mesi della presentazione della piattaforma sindacale e a 7 dalla scadenza contrattuale. Neanche l’ultimo incontro di due giorni fa, infatti, tra le delegazioni trattanti di Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil e delle associazioni artigiane edili, Anaepa Confartigianato, Assoedili/Anse Cna, Claai e Fiae Casa Artigiani, per riprendere le trattative per il rinnovo ha prodotto dei risultati apprezzabili. “L’esito negativo della riunione, questa volta, – spiega il segretario nazionale Filca Cisl, Giuseppe Moscuzza, è stato determinato dal fatto che le associazioni artigiane, come hanno fatto chiaramente intendere, subordinano la loro disponibilità alla risoluzione dei problemi riguardanti l’attuazione degli accordi del 18 dicembre 1998”. Una problematica, secondo Moscuzza, che potrebbe trovare soluzione nella prevista riunione trilaterale con l’Ance,peraltro decisiva per il Fondo di previdenza complementare Prevedi, già fissata per la giornata di oggi. “Per questo motivo – continua il sindacalista Filca – le associazioni artigiane, contrariamente agli impegni assunti nella precedente riunione, non hanno prodotto unitariamente, testi contrattuali definiti, ma hanno avanzato la proposta, ritenuta inaccettabile dai sindacati, di un accordo sull’Indennità di vacanza contrattuale (Ivc), corrispondente al 50% dell’inflazione programmata, prospettando la ripresa delle trattative nel mese di settembre 2004”. Intanto le associazioni artigiane hanno respinto le proposte di Filca, Feneal e Fillea per un accordo-stralcio sul salario e per definire un calendario di incontri per lavorare sui testi dell’accordo nella parte finale del mese di luglio e per la prima settimana di agosto. Le tre federazioni sindacali di categoria denunciano i comportamenti “non sempre improntati alla coerenza” sul tema della bilateralità da parte delle associazioni artigiane. “Come sindacati – prosegue Moscuzza – abbiamo invece sempre ribadito la nostra disponibilità ad operare affinché sia data piena attuazione agli accordi sugli enti bilaterali, a partire dal livello nazionale”. Preoccupazione, quindi, su questa situazione di stallo “che si è determinata nel negoziato – nota ancora Moscuzza – anche se ci auspichiamo un’accelerazione nella ripresa del confronto immediatamente dopo l’incontro di mercoledì 21 luglio. Nel caso, tuttavia, che questo non avvenga e se sarà necessario – conclude il sindacalista Filca -, ricorreremo all’azione sindacale anche attraverso la mobilitazione dei lavoratori”.
Francesco Tobia