Savona. Siglato dopo otto mesi di trattative il nuovo integrativo
“UN INTEGRATIVO sofferto”, commenta il responsabile della Filca di Savona , Giuseppe Romeo , che ha siglato con i sindacati di categoria, dopo otto mesi di trattative, il nuovo contratto provinciale di lavoro per gli edili all’Unione Industriali di Savona. Un accordo, sottolineano le parti, “impostato sulla competitività e sul miglioramento del lavoro in un settore che sconta difficoltà oggettive, ma anche troppa concorrenza sleale”. Tante le novità “migliorative”, a partire dall’aumento in un’unica tranche della busta paga, dal primo maggio scorso, all’introduzione di un’indennità di reperibilità, finora non prevista in edilizia, di 37 euro a settimana e di un’indennità straordinaria per gli asfaltisti, per motivi di pericolosità e nocività per la salute in seguito al lavoro svolto. “Attraverso la Cassa Edile – spiega Romeo – verrà pagato anche il primo giorno di malattia ed è stata decisa la costituzione di un fondo per le imprese sotto i 16 dipendenti, alimentato dalle imprese iscritte alla Cassa Edile, per individuare un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst)”. Rilevante, inoltre, anche l’istituzione di un fondo di solidarietà per gli incidenti gravi, il miglioramento delle prestazioni della Cassa Edile e l’adozione di misure volte a contrastare più efficacemente il lavoro sommerso e gli infortuni sul lavoro. Per gli imprenditori edili, insieme al raffreddamento dei costi a carico dell’impresa, l’accordo prevede uno sgravio contributivo di oltre 4 punti percentuali per le imprese regolari e l’introduzione del Documenta unico di regolarità contributiva (Durc). Su quest’ultima strumentazione, di estremo interesse sia sul versante della sicurezza che della lotta al sommerso, è intervenuto il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti : “Sul fronte dell’edilizia – aggiunge – richiediamo da subito, dopo il successo della sperimentazione a livello locale, la Convenzione nazionale istitutiva dello Sportello unico per il rilascio del Durc. Per la lotta al lavoro sommerso, inoltre, chiediamo al Governo di rendere strutturale la detrazione fiscale del 36% per le opere di ristrutturazione, estendendola a tutti i lavori edili”. Secondo il responsabile nazionale degli edili Cisl, “la selezione delle imprese regolari si riflette positivamente sul sommerso esistente, determina una riduzione sensibile degli infortuni sul lavoro e influenza anche il livello delle retribuzioni nel settore. Senza trascurare neppure i benefici sia sui conti fiscali che previdenziali dello Stato. La Filca Cisl – conclude Pesenti – ritiene che una coerente lotta al sommerso, nonché alla concorrenza sleale delle imprese e agli infortuni sul lavoro richieda necessariamente anche una qualificazione degli strumenti in possesso degli enti bilaterali, rafforzando ed estendendo in tutto il Paese la presenza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali (Rlst).
Francesco Tobia