I lavoratori del settore edile della provincia di Torino hanno scioperato ieri otto ore per richiamare l’attenzione sui troppi morti nei cantieri: già 20 nell’edilizia a livello nazionale dall’inizio dell’anno e di questi 4 in Piemonte. Un presidio, al quale hanno partecipato circa 200 lavoratori, è stato organizzato davanti alla prefettura di Torino.
Una delegazione di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil è stata ricevuta dal vice prefetto, al quale è stata ribadita la richiesta di riprendere il protocollo 2010 firmato da Regione e sindacati e aggiornarlo dal punto di vista operativo, soprattutto per contrastare la pratica degli appalti al massimo ribasso e quella di costituire una task force tra le forze dell’ordine e le istituzioni, coordinata dalla Prefettura, per intervenire rapidamente nelle situazioni di irregolarità.
“La cronologia degli incidenti nei cantieri – affermano Giuseppe Manta, Antonio Castaldo e Dario Boni, segretari generali torinesi di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil – comincia ad assumere carattere di emergenza straordinaria.
Massimo ribasso, risparmio sui costi del lavoro, accelerazione dei ritmi produttivi, elusione delle regole, mancato rinnovo dei contratti provinciali, la crisi: è l’insieme di questi fattori, se non si intensificano i controlli, a determinare l’aumento degli incidenti e delle morti sul lavoro”.