“Siamo sconvolti e affranti per questa nuova tragedia in un cantiere. Le due vittime di oggi a Roma non fanno che allungare la scia di sangue in edilizia: dopo la fine del lockdown, con la ripresa dell’attività, stiamo riscontrando un fortissimo aumento degli incidenti nei cantieri, spesso mortali. La smania del profitto e la fretta di completare le opere non possono mettere in discussione la sicurezza e la dignità dei lavoratori”. Lo dichiara Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl, commentando l’incidente in un cantiere della Capitale, costato la vita a due operai di 29 e 53 anni. “La tragedia di Roma ci ricorda che l’edilizia resta il settore più a rischio, con il 20% delle vittime; la prima causa di morte nei cantieri è la caduta dall’alto, proprio come avvenuto oggi. Noi torniamo a ripetere che senza risorse per gli Ispettorati del Lavoro, senza il riconoscimento del ruolo della bilateralità, e soprattutto senza l’introduzione di strumenti come la Patente a Punti, prevista dal Testo Unico sulla Sicurezza ma non ancora entrata in vigore, continueremo a piangere il sacrificio di lavoratori edili. Ci stringiamo attorno ai familiari delle due vittime, appellandoci con forza alle istituzioni e alle imprese per affrontare insieme questa battaglia di civiltà, di giustizia sociale”, ha concluso Turri.