di Enzo Pelle (segretario generale Filca-Cisl nazionale)
Nella giornata internazionale dei diritti della donna, riteniamo opportuno proporre progetti concreti per colmare il profondo gap lavorativo tra lavoro maschile e lavoro femminile nel settore delle costruzioni. L’Istat ci ricorda infatti che nei cantieri gli uomini rappresentano ben il 97,5% degli occupati. Siamo convinti che sia arrivato il momento di far crescere quel misero 2,5%.
Il tema è ampio e coinvolge un intenso cambiamento culturale, che inizia prima dell’ingresso del mondo del lavoro. Auspichiamo, dunque, una collaborazione con il mondo dell’istruzione e della formazione. Il nostro settore accoglie positivamente l’utilizzo delle nuove tecnologie, attraverso le quali sarà sempre più possibile operare e svolgere con professionalità il proprio mestiere, con pari opportunità e diritti. Includere le donne vuol dire qualificare e arricchire tutto il comparto: edilizia vuol dire rigenerazione urbana e sostenibilità, che comincia dalla periferie ma riguarda tutto il territorio.
Le donne devono essere coinvolte nell’intero ciclo delle costruzioni, dalla progettazione alla realizzazione. Per concretizzare questa condizione nel settore proponiamo alla politica una misura mirata, chiara e lineare: il totale esonero contributivo per le donne assunte nell’edilizia e una misura addizionale di un ulteriore 30%, per due anni, rispetto agli incentivi già esistenti per l’assunzione femminile, anche a costo di andare oltre il 100%. L’interesse delle donne verso l’edilizia e i cantieri sembra crescere: nel 2022 la presenza femminile alle attività del Formedil, l’Ente bilaterale di formazione e sicurezza, ha fatto registrare un interessante 5,7% (9.297 allieve formate), con un aumento considerevole di “corsiste” soprattutto nelle regioni del nord.
L’Europa sembra molto sensibile a questo tema: il progetto “Woman can build” intende promuovere la parità di genere nel settore delle costruzioni, con l’inserimento di figure altamente specializzate, soprattutto nella logica dell’edilizia green, della riqualificazione, del riuso dei materiali e nel rispetto della normativa sul consumo del suolo. Negli Stati Uniti la National Association of Women in Construction ha lanciato la Women in Construction Week, una campagna che mira a rappresentare le donne come componente visibile e vitale nelle costruzioni.
Mai come oggi nel settore abbiamo bisogno di una edilizia moderna e qualificata, innovativa e tecnologica, sostenibile, sicura e per questo inclusiva, delle donne. Ripensare le città, rigenerare i centri storici, progettare e costruire gli spazi del domani sono azioni in cui la mente e le mani delle donne possono davvero fare la differenza qualitativa.