“Per uscire dalla crisi serve innanzi tutto un nuovo patto comune di responsabilità sociale e poi destinando i soldi confiscati ai criminali ai lavoratori in difficoltà”. Lo ha dichiarato Battista Villa, segretario Generale della Filca Cisl Lombardia, alla vigilia della manifestazione unitaria “In piazza per costruire il futuro”. “La crisi che colpisce l’edilizia e tutto l’intero settore industriale delle costruzioni – spiega Villa – non è una calamità naturale non prevedibile. Le cause sono riconducibili al collasso di un modello economico speculativo globale, ma anche in una diffusa assenza di regole d’impresa e di mercato, ancor più gravemente evidenti in Lombardia. A pagarla salatissima, e con gravi ricadute in altri importanti settori industriali collegati alle costruzioni, sono innanzi tutto i lavoratori. Domani a Roma, la manifestazione voluta dai sindacati – Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil – per chiedere al governo la convocazione di un tavolo d’urgenza per fare fronte alla crisi attraverso proposte concrete, contratti di solidarietà e nuove regole di responsabilità sociale a sotegno della legalità è un’occasione da non perdere e da animare con la forza delle idee e dell’esperienza. A rafforzare lo strumento del Durc e le proposte strategiche delle white list e della patente a punti oggi occorre un’azione ulteriore – conclude il segretario generale della Filca Cisl Lombardia – che individui nuove risorse economiche: il 35% del capitale mafioso confiscato annualmente vada a sostegno degli ammortizzatori sociali e il 21% del denaro recuperato dalla lotta all’evasione fiscale sia destinato ai progetti innovativi per l’housing sociale e per le ristrutturazioni degli edifici storici, a sostegno delle imprese storiche e perbene”.