“Velocizzare e accelerare l’iter burocratico per le opere pubbliche non significa sacrificare la sicurezza dei lavoratori e la lotta alla corruzione. Per questo chiediamo a gran voce che le proposte contenute nell’articolo 25 della bozza del Decreto Semplificazioni vengano assolutamente riviste perché, se venissero approvate, l’intero sistema delle costruzioni verrebbe seriamente compromesso e indebolito”.
Lo ha detto il reggente della Filca Cisl Piemonte, Ottavio De Luca, che aggiunge: “Quello che ci preoccupa fortemente e’ la liberalizzazione dell’utilizzo senza limiti dei subappalti, che rischia di innescare un sistema perverso se non viene gestito e governato adeguatamente. È per questo che proponiamo la qualificazione delle stazioni appaltanti, la riqualificazione delle imprese di costruzioni e delle maestranze e l’attuazione della Patente a Punti, uno strumento indispensabile per qualificare il mercato e tutelare i lavoratori, previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza ma rimasto lettera morta. Le oltre trentamila stazioni appaltanti andrebbero, inoltre, sfoltite e qualificate. E’ necessario poi – prosegue De Luca – rivedere anche il cosiddetto “appalto integrato”, in cui progettazione ed esecuzione dei lavori sono oggetto della stessa gara e quindi affidati allo stesso aggiudicatario, con una pericolosa commistione di ruoli che inficia fortemente l’azione di programmazione e controllo. Ci preoccupa poi fortemente l’abrogazione del divieto di affidamento congiunto previsto dal Codice degli appalti e il fatto che l’aggiudicazione possa avvenire sulla base del criterio del prezzo più basso. Elemento quest’ultimo pericolosissimo
perché significa deresponsabilizzare le stazioni appaltanti da un lato e dall’altro ad incentivare le imprese a risparmiare sui costi con accordi collusivi, perizie suppletive e varianti d’opera oppure, aspetto ancora più grave, a prevedere meno tutele per i lavoratori. Tutto questo è inaccettabile, per questo siamo disponibili al confronto e al dialogo per cercare di approdare ad una soluzione di compromesso che coniughi la velocità con la sicurezza e la legalità. La priorità deve essere garantire alti standard qualitativi e questo cozza con il massimo ribasso. Ci auguriamo pertanto – che si proceda al più presto ad una modifica delle proposte – conclude- perché il valore determinante per aggiudicarsi un appalto non può essere rappresentato dal volume dell’azienda e dal costo, ma dalla capacità di offrire il medesimo lavoro con risorse umane altamente qualificate e adeguatamente formate perché solo così è possibile prevedere infrastrutture altamente tecnologiche e sicure per garantire al tempo stesso, la transizione ecologica nel Paese”.