DISTACCO LAVORATORI ALL’ESTERO, LA FEDERAZIONE EUROPEA DEI LAVORATORI EDILI HA DENUNCIATO LA SLOVENIA

DISTACCO LAVORATORI ALL’ESTERO, LA FEDERAZIONE EUROPEA DEI LAVORATORI EDILI HA DENUNCIATO LA SLOVENIA

La Federazione europea dei lavoratori dell’edilizia e del legno (FETBB) ha presentato alla Commissione europea una denuncia contro la Slovenia per la concessione di aiuti di Stato illegali alle proprie imprese che distaccano lavoratori all’estero. La denuncia è stata presentata ai commissari europei Vestager e Bieńkowska, responsabili della concorrenza leale tra le imprese e del mercato interno. La Slovenia ha organizzato la propria legislazione nazionale in modo tale che siano concesse considerevoli riduzioni sul versamento dei contributi previdenziali alle imprese che distaccano temporaneamente i lavoratori all’estero. Tali agevolazioni conferiscono alle imprese un notevole vantaggio concorrenziale finanziario e fanno sì che le imprese possano offrire i propri servizi all’estero a prezzi inferiori rispetto a quelli applicati all’interno del proprio Paese.
Al momento la normativa europea dispone che i Paesi decidano autonomamente come organizzare la previdenza sociale. Dietmar Schäfers, Presidente della FETBB, ritiene che “non vi è nulla di sbagliato nell’autonomia, ma i Paesi non possono abusare deliberatamente dell’indipendenza per garantire notevoli vantaggi finanziari alle proprie imprese che distaccano lavoratori all’estero. Annualmente si verifica lo sfruttamento di circa 1 milione di lavoratori distaccati. Ora sembra che la Slovenia collabori sistematicamente a tal fine”. Il vantaggio per le imprese ammonta con tutta probabilità a circa 500 euro mensili a lavoratore (in base al Paese ospitante). Dal 2010 al 2016 il numero di lavoratori sloveni distaccati è aumentato da circa 25.000 a 164.226. Tali lavoratori sono occupati soprattutto nel settore edile in Germania, Austria e Belgio. Molti esperti ritengono che i dati reali siano molto più alti.
Attualmente la Slovenia rappresenta una sorta di via di accesso in Europa per la manodopera a basso costo, nello specifico per numerosi lavoratori provenienti da Bosnia Erzegovina, Serbia, Macedonia e Albania. Così facendo la Slovenia dimostra di aver adottato una politica tipica dei Paesi esportatori di manodopera a basso costo. La FETBB ha chiesto espressamente alla Commissione europea di esaminare il caso con attenzione e di definire tali vantaggi “aiuto di Stato illegale” alle imprese. La federazione ha inoltre presentato una denuncia formale contro la Slovenia per distorsione del mercato interno. 
NOTA:
Il Trattato UE vieta espressamente l’aiuto di Stato illegale alle imprese e la Commissione europea ha facoltà di comminare sanzioni pecuniarie ai Paesi colpevoli.
La Federazione europea dei lavoratori edili e del legno rappresenta 75 sindacati nazionali affiliati in 34 Paesi. In totale circa 2 milioni di lavoratori sono affiliati alla FETBB.

Altre notizie