“Mentre il territorio del nostro Paese è devastato dalla forza della natura, i fondi già stanziati per la messa in sicurezza sono fermi per l’assoluta incapacità degli Enti locali. Una situazione inaccettabile e che impone interventi rapidi e drastici, per evitare nuove tragedie e la perdita di vite umane”. Lo dichiara Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl nazionale, commentando i dati della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico della Presidenza del Consiglio.
“Gli Enti locali – prosegue Turri – hanno speso solo 114 milioni di euro, a fronte dei 7,7 miliardi di euro assegnati per interventi mirati. È davvero il momento di una rivoluzione culturale, che metta la prevenzione e la qualità dell’edilizia al primo posto. Se gli Enti locali non sono in grado di spendere le risorse si intervenga sulle stazioni appaltanti: più che una mappatura sarebbe necessario un azzeramento delle stesse ed una riorganizzazione per grandi strutture, gestite ad esempio dalle Regioni e dalle Città metropolitane. La burocrazia e il personale non sempre sufficientemente preparato non possono provocare ulteriori ritardi per gli interventi sulla messa in sicurezza del territorio. Le immagini di Livorno, le devastazioni e la perdita intollerabile di vite umane siano un monito per tutti”, ha concluso Turri.