DISOCCUPAZIONE RECORD: A DICEMBRE OLTRE 2 MILIONI

DISOCCUPAZIONE RECORD: A DICEMBRE OLTRE 2 MILIONI

La crisi economica ha un impatto pesante sul mercato del lavoro e i disoccupati aumentano ancora, arrivando a livelli mai raggiunti almeno dal 2004. A dicembre, comunica l’Istat, il numero di persone in cerca di lavoro ha superato ampiamente quota 2 milioni (esattamente 2,138 milioni), in aumento del 2,7% rispetto a novembre (+57 mila persone) e del 22,4% nel confronto con lo stesso mese dell’anno prima (+392 mila). Il tasso di disoccupazione è arrivato quindi all’8,5% dall’8,3% di novembre (+1,5 punti percentuali rispetto a dicembre del 2008), raggiungendo il valore massimo almeno da gennaio del 2004, inizio della serie storica (ma nel primo primo trimestre del 2003 il tasso era all’8,7%). Il tasso di disoccupazione giovanile, sottolinea l’Istat, a dicembre è pari al 26,2%, invariato rispetto a novembre ma in aumento di 3 punti percentuali nel confronto con lo stesso mese del 2008.
“I dati sul lavoro diffusi dall`Istat relativi a dicembre – dichiara in una nota Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl – confermano le difficoltà dell`occupazione nel 2009, soprattutto per i giovani, il cui tasso di disoccupazione è salito in 12 mesi di 3 punti percentuali, giungendo al 26.2%, mentre il tasso di disoccupazione complessivo è all`8.5%.  Nel 2009 – sottolinea Santini – l`utilizzo e l`estensione della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà, ha permesso di mantenere il nostro tasso di disoccupazione al di sotto della media dell`Ue, dove è stato raggiunto un valore del 10%. Non manca qualche segnale positivo, come la crescita, tra novembre e dicembre, dell`occupazione femminile che, compensando la riduzione di quella maschile, lascia invariato, rispetto a novembre, il tasso di occupazione”.
“L`Italia deve affrontare il 2010 con un accordo tra Governo, Regioni e parti sociali sulle politiche attive del lavoro – continua Santini – che completi il percorso iniziato con l`accordo di un anno fa sugli ammortizzatori sociali, per offrire a chi è stato espulso dall`attività produttiva, accanto al sostegno al reddito, percorsi di riqualificazione e di reimpiego, ad evitare il formarsi di bacini cronici di disoccupazione che sarebbero difficili da riassorbire”. Vanno inoltre avviate con decisione, con una particolare attenzione al Mezzogiorno – conclude Santini – politiche di sviluppo a partire dal settore industriale, con il sostegno ad innovazione e risparmio energetico, dalle infrastrutture, dalla promozione di nuovi bacini occupazionali ad alto tasso di lavoro, come i servizi alla persona.
La disoccupazione maschile, spiega l’istituto di statistica, a dicembre ha raggiunto quota 1,116 milioni, in aumento del 2,5% rispetto a novembre e del 25,6% (+227mila persone) su base annua. Il numero di donne disoccupate è salito a 1,022 milioni, in crescita del 3% nel confronto mensile (+29mila) e del 19,2% rispetto a dicembre dell’anno prima (+164mila). Il tasso di disoccupazione maschile è quindi arrivato al 7,5%, in aumento sia rispetto a novembre (+0,2 punti percentuali) sia rispetto a dicembre dell’anno precedente (+1,5 punti). La disoccupazione femminile è invece al 10%, in crescita sia su base mensile (+0,2 punti) sia su base annua (+1,5 punti).
Il numero di inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni, poi, è pari a 14,822 milioni, con una riduzione dello 0,2% (-25mila) rispetto a novembre e un aumento dell’1,1% (+164mila) nel confronto con dicembre dell’anno prima. Il tasso di inattività è al 37,6%, ovvero -0,1 punti rispetto rispetto al mese precedente e +0,3 punti rispetto a dicembre 2008.
Gli uomini inattivi, in particolare, a dicembre sono 5,188 milioni, con una modesta variazione congiunturale (+0,2%) e un significativo aumento su base annua (+2,3%, pari a +115mila persone). Le donne inattive sono invece 9,634 milioni, con un calo congiunturale dello 0,4% (-36mila) e una crescita su base annua dello 0,5%.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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