“Se accolti, gli emendamenti al testo unificato in discussione al Senato, inaspettatamente presentati il 3 aprile, stravolgerebbero il senso e la lungimiranza di quel provvedimento”. È quanto affermano Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil in merito alla discussione, in corso alla VII Commissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali del Senato, sul testo unificato riguardante la modifica dell’articolo 182 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, concernente la disciplina transitoria per l’acquisizione delle qualifiche professionali da parte degli operatori del restauro. Il testo in discussione al Senato per i sindacati rappresenta “una buona soluzione, che finalmente, dopo anni di incertezze e di gravi lacune normative, mette ordine nel sistema offrendo risposte convincenti alle richieste dei lavoratori e del sindacato di regolamentare il settore e definire la qualifica di coloro che operano per il restauro e la conservazione del patrimonio storico ed artistico”. Ma ora i 35 emendamenti rischiano, se approvati, di “vanificare anni di battaglie dei lavoratori e del sindacato e l’impegno di tanti parlamentari alla convergenza su un testo condiviso”, con il rischio di perdere “per l’ennesima volta l’occasione di definire per questo settore norme che siano capaci di tenere insieme qualità ed equità, regole e diritti”. E mentre oggi riprende la discussione in Commissione del testo unificato e degli emendamenti, da Feneal Filca Fillea arriva l’invito a “mantenere inalterato il testo unificato” e l’annuncio di una nuova ondata di mobilitazioni “qualora nell’iter parlamentare si torni a vecchie rigidità e chiusure che credevamo superate”.