DDL LAVORO, VIA LIBERA DAL SENATO

DDL LAVORO, VIA LIBERA DAL SENATO

Con 231 voti a favore, 33 contrari e 9 astenuti l”Aula del Senato ha dato il via libera al ddl lavoro, che dunque passa ora all’esame della Camera. A favore hanno votato tutti i partiti dell’attuale maggioranza; contro le opposizioni parlamentari, Idv e Lega; secca bocciatura anche da parte delle forze politiche extraparlamentari, come Prc e Pdc. Il voto è
arrivato dopo i quattro sì ad altrettante fiducie chieste dal Governo sul provvedimento di fronte a 600 emendamenti: fiducie che hanno riguardato flessibilità in entrata, flessibilità in uscita, ammortizzatori sociali e formazione.
La Cisl, sottolinea il segretario generale aggiunto Giorgio Santini, “valuta positivamente l’approvazione in Senato della riforma. Dopo anni di aspre contrapposizioni politiche e di forti lacerazioni sui temi del lavoro è un buon segnale che si sia ottenuto un largo consenso su una riforma che, pur con evidenti mediazioni, rappresenta certamente un avanzamento per il nostro paese, al quale ha dato un contributo importante il lungo confronto tra Il Governo e le parti sociali”. L’apporto dei relatori, senatori Treu e Castro, è stato prezioso – sottolinea Santini – ed ha contribuito a salvaguardare l’equilibrato e delicato impianto complessivo del provvedimento – materia dei licenziamenti compresa – migliorandolo in alcune parti: in particolare tutelando maggiormente i lavoratori a progetto, regolando meglio l’utilizzo dei voucher in agricoltura, introducendo la partecipazione dei lavoratori nell’impresa, ampliando gli ammortizzatori sociali anche per le aziende al di sotto dei 15 addetti, con il concorso delle parti sociali”.
Questa legge “potrà essere ancor più valida se, con una approvazione definitiva sollecita, sarà attuata in modo fortemente dinamico, in particolare con una estesa e rapida applicazione delle nuove regole sull’apprendistato per spingere l’accesso al lavoro dei giovani e con la realizzazione di politiche attive del lavoro realmente efficaci per il reimpiego dei tanti lavoratori oggi in cig o disoccupati. Ma – conclude – insieme alla piena applicazione della riforma, per far ripartire l’occupazione sono soprattutto necessari interventi mirati per la crescita, sostenendo gli investimenti, la qualità e la competitività del sistema economico per contrastare la recessione in atto e far ripartire al più presto l’economia nel nostro Paese”.
***LE PRINCIPALI MISURE DEL PROVVEDIMENTO***
(DAL SITO WWW.CONQUISTEDELLAVORO.IT)

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