Il Centro di Ricerca Ilab di Bergamo non lascia l’Italia e resta al servizio di Italcementi come centro di eccellenza nazionale per la ricerca e l’innovazione green nel settore del cemento. L’importante risultato è arrivato ieri nel corso di una conference call tra i vertici di Italcementi e le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, insieme al coordinamento delle Rsu Italcementi.
“Il nostro pressing e le mobilitazioni dei lavoratori hanno raggiunto un doppio obiettivo, tenere in Italia questa eccellenza del cemento e al tempo stesso rafforzarla, ponendola al centro di una intensa attività di ricerca. In particolare – spiegano Feneal, Filca, Fillea – l’accordo con Italcementi prevede attività di ricerca e sviluppo sui prodotti ‘green’, la possibilità di attivare nuovi progetti di ricerca finanziati, grazie alla sinergia con le Regioni e il Mise e viste anche le potenzialità offerte dal Recovery Plan, e un network di collaborazioni universitarie, start-up, iniziative di ricerca, che veda al centro Italcementi.”
“L’attività di ricerca – proseguono Feneal Filca Fillea – comporta il coinvolgimento di un adeguato numero di lavoratori, con l’obiettivo di realizzare almeno 15 mila ore di ricerca all’anno, e destinando l’1% del risultato aziendale annuo a iniziative e investimenti di ricerca e innovazione. Inoltre per i laboratori di Bergamo c’è l’impegno di Italcementi a mantenere e implementare le attività di prove e materiali per la definizione degli standard di settore, e a conservare la proprietà dei brevetti sviluppati dai laboratori nazionali, a partire da ‘Rigenera’ e da quelli sui prodotti solfo-alluminosi”.
L’annuncio dello smantellamento del centro di ricerca lombardo aveva provocato la dura reazione dei sindacati e dei lavoratori, che avevano inviato una lettera aperta all’amministratore delegato del Gruppo Heidelberg, Dominik Von Achten, lanciato un appello al premier Conte e al ministro dello Sviluppo Patuanelli, e organizzato una mobilitazione l’8 gennaio scorso, con un presidio davanti al centro di ricerca. Un pressing che ha prodotto gli effetti sperati. Le parti si incontreranno entro 30 giorni per il via libera definitivo da parte del Gruppo, mentre lunedì si svolgeranno assemblee sindacali in tutti gli stabilimenti per illustrare ai lavoratori i termini dell’accordo. Oltre al centro di ricerca di Bergamo Italcementi in Italia ha 6 cementerie a ciclo completo, 1 per i prodotti speciali, 6 centri di macinazione per un totale di circa 2.500 dipendenti.
#Italcementi, presidio a #Bergamo contro il trasferimento all’estero del Centro di Ricerca. Salvatore Federico: “#Heidelberg non pensi che l’Italia sia un carciofo da sfogliare e non penalizzi un settore strategico per il Paese. Siamo pronti alla mobilitazione”. #cemento pic.twitter.com/KMXntFHRIH
— Filca Cisl Nazionale (@FilcaCisl) January 8, 2021