“La tragedia di Genova è una triste conferma di quanto asseriamo da tempo: la manutenzione delle infrastrutture è una delle priorità per il nostro Paese. Il ciclo di vita del cemento è di 40/50 anni, molte delle opere realizzate negli anni ’60 sono fortemente a rischio e necessitano di interventi strutturali importanti. Valeva anche per il Ponte Morandi, inaugurato 51 anni fa”. Lo hanno dichiarato Annamaria Furlan e Franco Turri, segretari generali della Cisl e della Filca, il sindacato dell’edilizia. “La maggior parte delle opere – proseguono – è stata progettata per un traffico inferiore alla metà di quello attuale, probabilmente molte delle strutture non sono in grado di reggere gli attuali volumi di traffico. Vale per le strade, le autostrade, i ponti e le ferrovie. Ecco perché la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture, insieme alla realizzazione delle grandi opere e alla messa in sicurezza del territorio rappresentano gli interventi necessari per un Paese moderno, sicuro, competitivo. Siamo vicini al dolore delle famiglie ed a tutti i cittadini di Genova – hanno concluso Furlan e Turri – è una tragedia nazionale sulla quale deve essere fatta piena luce sulle cause”.