CRISTINA RAGHITTA E’ IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA EMILIA ROMAGNA

CRISTINA RAGHITTA E’ IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA EMILIA ROMAGNA


Cristina Raghitta è la prima donna segretario generale regionale degli edili (Filca) Cisl dell’Emilia-Romagna. L’ha eletta il Consiglio generale della Filca regionale, il ‘parlamentino’ della categoria cislina, riunito oggi a Bologna alla presenza di Domenico Pesenti, segretario generale nazionale Filca, e di Franco Turri, componente della segreteria nazionale.
“L’elezione di Cristina – ha dichiarato Pesenti – conferma la grande attenzione della nostra categoria per le donne, che anche se rappresentano solo il 2% del totale degli iscritti costituiscono una risorsa di primissima qualità nella Filca a tutti i livelli. È la prima volta che una donna ricopre il ruolo di segretario generale di una Filca regionale – osserva il leader della Filca – tra l’altro di una regione come l’Emilia Romagna, molto importante dal punto di vista politico e del numero degli associati”.
Nata a Ozieri (Sassari) trentanove anni fa, coniugata con due figli, laurea in giurisprudenza, Cristina Raghitta inizia a lavorare alla Cisl nel 1998, presso l’ufficio vertenze di Olbia, per poi passare, nel 2002, all’ufficio vertenze e al Caf della Cisl bolognese. Nel 2003 comincia l’esperienza nella Filca, dove, come operatore sindacale, prima a Modena e, alla fine dello stesso anno, a Bologna, segue in particolar modo le grandi opere (Tav e Vav).
Nel 2005 entra a far parte della segreteria provinciale degli edili della Cisl di Bologna e, nel novembre 2009 , ne diventa segretario generale, facendosi subito notare per una gestione caratterizzata da una forte propensione al rinnovamento e per la conseguente crescita della propria struttura.
Raghitta sostituisce il dimissionario Ciro Donnarumma, eletto poche settimane fa nella segretaria regionale della Cisl Emilia Romagna. Di conseguenza la nuova segreteria della Filca Cisl dell’Emilia Romagna è da Cristina Raghitta, segretario generale, Maurizio Bisignani e Remo Perboni, eletti come componenti di segreteria.
Grande la soddisfazione della Filca regionale e della stessa nuova eletta che, oltre a ringraziare per la larghissima e convinta fiducia che l’organizzazione gli ha accordato, ha sottolineato come  “l’avvicendamento avvenga in una fase molto complicata per un settore che  subisce la crisi in maniera più accentuata di altri, difatti, nell’ultimo anno, le ore di cassa integrazione hanno registrato un incremento del 52.2% e lo stesso valore aggiunto del settore segna un -6% in regione”.
“Tuttavia – ha continuato la dirigente cislina – sebbene il quadro di riferimento non possa prescindere da un’analisi critica dell’andamento delle politiche contrattuali e del sistema di relazioni sindacali in regione, gli obiettivi sono quelli di affrontare i temi della crisi e quello cruciale della ricostruzione post-terremoto con senso di responsabilità e con l’ispirazione confederale che ha sempre contraddistintola Filca, un’azione che è ben rappresentata sia nell’iniziativa contrattuale sia nelle modalità di organizzare il consenso dei lavoratori”.
“Il sisma dello scorso maggio che ha colpito quattro provincie Reggio Emilia, Ferrara, Bologna e soprattutto Modena , ci pone, per la prima volta, l’onere di ragionare su temi nuovi: ai primi interventi emergenziali si attende facciano seguito i lavori per la ricostruzione , ad oggi un impegno importante è stato profuso per creare un sistema di regole che consenta l’accesso agli appalti solo ad imprese qualificate e regolari , per contrastare quei fenomeni sempre più frequenti anche nel nostro territorio di infiltrazioni di organizzazioni malavitose”.
“Pur nella drammaticità dell’evento – ha sottolineato Raghitta – le aspettative previsionali dei dati sull’economia regionale legano alla ricostruzione una ripresa dei livelli occupazionali del settore edile in regione, seppur a dei livelli ben lontani dal 2008, occorre, quindi, accelerare l’iter necessario per sbloccare i fondi legati alla ricostruzione come strumento utile per far ripartire l’edilizia ma considerato il ruolo di volano del settore strumento per rilanciare l’intera economia della regione. L’obiettivo imprenditoriale è stato quello del non rinnovo e comunque di un ripiegamento su un rinnovo a costo zero, strumentalizzando gli elementi della crisi e non è certo questo che ci si aspetta da un’imprenditoria seria e responsabile”.
“Affrontare i temi della ricostruzione e della crisi – ha concluso il neosegretario generale della Filca emilia Romagna – sono gli obiettivi che ci si pone con senso di responsabilità e con l’ispirazione confederale che ha sempre contraddistinto la Filca, un’azione che è ben rappresentata sia nell’iniziativa contrattuale che nelle modalità di organizzare il consenso dei lavoratori.

Altre notizie