I 27 ministri finanziari della Ue – secondo quanto si apprende da fonti comunitarie – avrebbero raggiunto un compromesso sulla riforma del Patto europeo di stabilità e di crescita, dopo una maratona durata l’intera giornata. In pratica i Paesi più rigoristi, guidati dalla Germania, avrebbero ceduto sul fronte delle sanzioni verso i Paesi che violano le regole. Queste sanzioni – secondo l’intesa che sarebbe stata raggiunta – non scatterebbero in maniera automatica nel momento in cui si avvia una procedura di infrazione per deficit eccessivo, ma dopo sei mesi. In pratica, il Paese in deficit o debito eccessivo avrà sei mesi di tempo per mettere a punto le necessarie misure correttive. Se così non sarà, allora partirebbero automaticamente le sanzioni.