Una pergamena di proposte firmate dai lavoratori del comparto delle costruzioni del Veneto, sette metri di firme – un metro per ogni provincia – per rilanciare un settore che dal giugno 2008 ad oggi ha perso 30 mila posti di lavoro. E’ stata consegnata ieri da Salvatore Federico, segretario generale della Filca Cisl del Veneto direttamente nelle mani del presidente della Regione Luca Zaia, al termine dell’incontro svoltosi a Palazzo Giacomelli a Treviso e che ha visto la partecipazione di una nutrita delegazione di lavoratori e delegati della Filca Cisl. Presente anche il segretario generale della Cisl di Treviso Franco Lorenzon.
“Siamo soddisfatti – ha detto Federico al termine del vertice – per l’apertura dimostrata da Zaia rispetto all’avvio di un tavolo di confronto sulla grave crisi che sta mettendo in ginocchio il settore delle costruzioni”. Due le principali proposte condivise questa mattina. Da un lato c’è la richiesta che la Regione, anche attraverso Veneto Sviluppo, si faccia promotrice di tavoli territoriali che coinvolgano, oltre agli istituti di credito, gli attori economici e sociali, per definire strumenti che possano favorire l’erogazione di credito alle imprese che realmente producono ricchezza e lavoro e quindi stimolare un modello di sviluppo sostenibile. “Si tratta di un Patto che metta assieme banche, Veneto Sviluppo, Regione, sindacati e imprese – spiega Federico – finalizzato a unire tutte le risorse possibili per facilitare l’accesso al credito”. L’altro “patto” ritenuto necessario è quello per lo sviluppo, che miri a favorire una ripresa economica responsabile, “che metta al centro – sottolinea il segretario generale della Filca Cisl del Veneto – la qualità delle imprese venete e la sostenibilità”.
La Filca pone l’accento soprattutto sul territorio. “È solo rafforzando la professionalità di aziende, lavoratori e lavoratrici – spiega Federico – che possiamo sperare di uscire dal periodo di stallo, con la consapevolezza che la crisi ci sta dimostrando che qualcosa nel modello produttivo attuale non funziona e dev’essere ripensato in una prospettiva sostenibile. Per partecipare agli appalti non basta che le imprese siano venete: serve qualità, occorre garantire interventi diretti al rispetto della legalità nella finanza e nella produzione e favorire un’alleanza per consentire di produrre interventi mirati nella gestione degli appalti, premianti per le imprese, con strumenti e processi dimostrati di Responsabilità Sociale di Impresa”.
L’incontro di ieri è una ulteriore tappa di un percorso destinato a proseguire, e che ha avuto uno dei momenti fondamentali nella manifestazione “Resistere per la vita” organizzata dalla Filca Cisl del Veneto e svoltasi in piazza Grande a Oderzo lo scorso 15 ottobre. All’iniziativa ha aderito un migliaio di persone fra lavoratori, studenti, imprenditori, amministratori pubblici e operatori economici del settore. Una manifestazione ideata per lanciare l’allarme sul perdurare della crisi nel settore delle costruzioni in Veneto e per porre le basi per un percorso comune che punti a tutelare lavoratori, imprese, territorio e sviluppo.
(dal sito www.cislveneto.it)