CREMONA: PER USCIRE DALLA CRISI BISOGNA DIRE NO ALLE MAFIE

CREMONA: PER USCIRE DALLA CRISI BISOGNA DIRE NO ALLE MAFIE

Oggi Cremona è stata la città protagonista di un’importante tappa di un percorso nazionale di memoria e proposte contro le mafie.

La Cisl con il Progetto San Francesco, il programma fondato dalla Filca Cisl, Fiba Cisl con il Siulp ha voluto ricordare le stragi di Capaci e di via D’Amelio a Palermo.

Una targa commemorativa dei caduti nelle stragi e un albero d’ulivo, a futura memoria, ma anche impegno concreto per la promozione della cultura della legalità, attraverso proposte e impegni a tutela dei lavoratori e delle famiglie aggredite dalla crisi.
Proprio la targa è stata scoperta dal drappo tricolore da Angelo Corbo, oggi ispettore capo di polizia, sopravvissuto alla strage di Capaci.
Con Corbo i lavoratori e i sindacalisti dell’edilizia dei bancari e degli assicurativi e della polizia di Stato, insieme agli studenti e le autorità cittadine.
Il Prefetto di Cremona ha voluto rompere il protocollo, cedendo il passo nel cerimoniale proprio ad Angelo Corbo nella convinzione di aumentare la partecipazione in un momento così altamente simbolico.

“Oggi occorre indirizzare le scelte politiche territoriali, le strategie del credito, gli ammortizzatori sociali ed ogni forma necessaria a sostegno dei lavoratori verso un nuovo welfare della legalità, indicando proposte, impegni e idee concrete, capaci di andare oltre la semplice, seppur, rispettabile denuncia culturale del fenomeno mafioso.” Così Battista Villa, Presidente del Progetto San Francesco.

La Cisl di Cremona, nelle parole del Segretario generale Giuseppe Demaria si è impegnata a proseguire un percorso di formazione sociale e di promozione territoriale con il Progetto San Francesco, verso un auspicato e necessario manifesto di responsabilità sociale per la legalità.

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