“L’ennesimo calo della produzione nelle costruzioni, che a novembre scorso ha fatto registrare una pesante flessione rispetto ad ottobre, pari al 4,5%, non fa che assestare un altro colpo durissimo al settore, che senza interventi seri, radicali e celeri del governo rischia letteralmente di scomparire. Dall’inizio della crisi sono oltre 800mila gli addetti espulsi dal mercato delle costruzioni: la politica come può continuare ad assistere a questo stillicidio senza intervenire?”. Lo ha detto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl nazionale, commentando i dati Istat diffusi questa mattina, secondo i quali nella media dei primi undici mesi dell’anno la produzione è diminuita del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Da anni ripetiamo le stesse cose: siamo contrari a nuove cementificazioni, perché riteniamo che il rilancio dell’edilizia passi attraverso la messa in sicurezza del territorio, gli interventi di ristrutturazione sul già costruito, le misure antisismiche, gli interventi per il risparmio energetico. Si tratta di richieste che non solo darebbero fiato al settore, ma che porterebbero vantaggi e benefici a tutta la collettività”, ha concluso Pesenti.