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CORINALDO (AN), LA “BIZZARRI” SALVA GRAZIE AD UNA NUOVA COMMESSA IKEA

CORINALDO (AN), LA “BIZZARRI” SALVA GRAZIE AD UNA NUOVA COMMESSA IKEA

cucinaPer i dipendenti della Bizzarri spa di Corinaldo la salvezza ha i colori gialloblu dell’Ikea. La multinazionale svedese, leader nella vendita di mobili, complementi d’arredo e oggettistica per la casa, ha infatti nuovamente assegnato alla società anconetana una commessa per un componente per cucine. Un vero toccasana per l’azienda, che ha così ritirato la procedura di mobilità già avviata per tutti i 128 dipendenti.
“La Bizzarri in passato è già stata fornitore ufficiale di Ikea – fa sapere Jacopo Lasca, della Filca-Cisl di Ancona – ma la nuova commessa, oltre a riallacciare un rapporto di lunga data, ha permesso di scongiurare il rischio di mettere in mobilità 128 persone, gettando nella disperazione altrettante famiglie. L’accordo sottoscritto presso la Regione Marche – spiega Lasca – prevede che a fronte del ritiro della procedura di mobilità da parte dell’azienda, e fino alla ripresa della produzione, prevista per il mese di ottobre, si utilizzi la cassa in deroga fino al 31 agosto prossimo. Per il mese di settembre, invece, verrà applicata la Cassa integrazione ordinaria”.
Le difficoltà per la Bizzarri sono iniziate negli scorsi anni, proprio a causa del mancato rinnovo delle commesse da parte di Ikea, per la quale l’azienda Bizzarri lavora in regime di monocommittenza. L’azienda nel settembre del 2013 si era vista costretta a chiedere la Cassa integrazione straordinaria per la quasi totalità dei lavoratori, a rotazione. Il provvedimento è scaduto il 6 luglio scorso. Qualche mese fa i vertici dell’azienda anconetana avevano anche espresso la volontà di procedere alla liquidazione dell’azienda, decisione causata dal difficile momento di crisi del settore del legno ma anche dal mancato passaggio generazionale e dalla mancanza di  volontà di investire capitali per ristrutturare o riconvertire il sito produttivo. Oggi sul cielo di Corinaldo è tornato a splendere il sereno.
“La chiusura della Bizzarri – spiega Lasca – avrebbe avuto un impatto sociale devastante su un territorio non esteso come quello di Corinaldo, che conta poco più di 5mila abitanti. L’azienda, invece, resta uno dei siti industriali più grandi del territorio, anche se è necessario non abbassare la guardia e proseguire nell’impegno per garantire la continuità di produzione, e quindi occupazionale”. La Bizzarri SpA è nata nel 1976 da un progetto dei fratelli Adelelmo e Alfonso Bizzarri.

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