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Coparfin (calcestruzzo). A rischio 160 posti tra operai ed impiegati

Coparfin (calcestruzzo). A rischio 160 posti tra operai ed impiegati

CRISI alla C.opar.fin. di Manoppello (Pescara). L’azienda, produttrice di manufatti in calcestruzzo, che ha 5 unità produttive tra Abruzzo, Lazio e Calabria, ha aperto lo scorso 31 ottobre una procedura di mobilità per tutti i dipendenti (circa 160 tra operai ed impiegati) contestualmente alla presentazione di richiesta al Tribunale di Vasto dell’ammissione al concordato preventivo causa la compromessa situazione finanziaria. Dopo il mancato accordo, per i sindacati si era prospettata la possibilità di addivenire ad una Cigs anche a seguito di un contratto di affitto per la cessione dell’attività alla Europrefabbricati. Purtroppo, nei giorni scorsi la Europrefabbricati ha sciolto il contratto e pertanto per i lavoratori non si prospetta la ripresa delle attività. La critica situazione finanziaria addirittura comporta problemi anche al ricorso della mobilità; il prossimo 23 dicembre Filca, Feneal e Fillea sono convocate al ministero del Lavoro dove si cercherà di trovare una qualsiasi possibile soluzione per scongiurare la perdita di preziosi posti di lavoro a dipendenti che ad oggi devono percepire ancora le mensilità di settembre, ottobre, novembre, dicembre. Il paradosso è che l’azienda finanziariamente è in crisi ma ha diversi contratti per la tratta Salerno-Reggio Calabria, per l’Alta Velocità e per il cantiere “Lotto Zero” a Teramo. E’ chiaro che con la crisi di questa azienda si rischierebbe di vedere compromessi altri posti di lavoro di ditte a lei connesse.

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