18,71 euro di aumento mensile per il 2018, calcolato al parametro 100 (il livello più basso), per i lavoratori ai quali si applica il contratto del legno firmato nel 2016. È quanto definito dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e da Federlegno, che ieri mattina hanno firmato il verbale di accordo che stabilisce l’incremento dei minimi retributivi per il 2018 per tutti i 12 livelli previsti dal contratto. L’accordo conferma la bontà del testo sottoscritto nel dicembre del 2016, che prevede il recupero del potere d’acquisto utilizzando l’indice inflattivo IPCA generale, che tiene conto anche dei costi energetici. “Questa sorta di ‘terza via’ – ha dichiarato il segretario nazionale della Filca Salvatore Federico – ha il merito di preservare la contrattazione a livello nazionale, senza però cadere in ‘trappole matematiche’, in cui ci si limitava ad applicare meri calcoli sulla base di dati Istat. Le centinaia di migliaia di lavoratori interessati da questi aumenti, la parte cosiddetta variabile del salario, oltre a quanto di buono previsto dal contratto, come gli elementi innovativi sul piano dell’orario, del welfare contrattuale, della previdenza integrativa, possono contare per quest’anno, come già avvenuto nel 2017 (aumento di 35 euro al parametro 100) di aumenti dignitosi e superiori a quelli previsti da tanti altri contratti. Una conquista che ci lusinga e valorizza il lungo e complesso lavoro fatto dai sindacati in trattativa”, ha concluso Federico. Gli aumenti di gennaio e febbraio verranno erogati con le retribuzioni del mese di marzo.