Nella tarda serata di ieri è stato firmato tra FederlegnoArredo, FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, il verbale di accordo per il rinnovo della parte economica del Contratto collettivo nazionale di lavoro legno, sughero, mobile, arredamento e boschivi e forestali, scaduto il 31 dicembre 2022.
Data la situazione economica in essere, causata dall’incremento fuori controllo dei costi dei beni di prima necessità e delle materie prime, che sta colpendo pesantemente sia i redditi dei lavoratori e delle famiglie che i bilanci delle aziende, le parti hanno concordato di mettere mano solo ed unicamente agli istituti di natura strettamente economica del contratto.
Si è concordato quindi di non intervenire sulla parte normativa e di destinare tutte le risorse disponibili al sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie, evitando oneri indiretti e di natura organizzativa.
In breve, il rinnovo porta ad un incremento delle retribuzioni dal 1° luglio di 102,20 euro al livello base e quindi di 136,95 al livello medio. Viene inoltre erogata una somma una tantum uguale per tutti di 300 euro nel mese di luglio 2023 e di ulteriori 300 euro a marzo 2024.
Giudizio positivo sull’ipotesi di accordo siglata con FederLegno Confindustria per il rinnovo del Ccnl Legno Arredo 2023 – 2025 arriva da FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil e delegazione trattante.
“L’ipotesi prevede un aumento al 5° livello operaio (AC1/AS2), parametro 140, di 143,08 euro dal 1° luglio 2023 e l’erogazione di 600 euro una tantum (300 a luglio e 300 a marzo 2024) che consentono il pieno recupero dell’inflazione 2022 (IPCA non depurata dei costi energetici). Gli altri aumenti salariali sono previsti a gennaio 2024 e gennaio 2025, calcolati utilizzando l’indice IPCA non depurato. L’intesa conferma quindi il modello della doppia pista con il riconoscimento, oltre che del totale recupero dei salari sull’inflazione reale, della produttività di settore.”
L’ipotesi di accordo, prosegue la nota dei sindacati “è stata raggiunta grazie alla straordinaria mobilitazione sindacale (blocco degli straordinari, blocco delle flessibilità, sciopero nazionale del 21 aprile con varie manifestazioni regionali) che ha fatto cambiare opinione alla delegazione di Federlegno, registrando una grandissima partecipazione dei lavoratori in tutta Italia, operai, impiegati, lavoratori in somministrazione.” Per sindacati e delegazione trattante l’ipotesi di accordo~“risponde in modo significativo alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie circa l’urgenza sociale di aumentare la retribuzione con una cifra importante sui minimi che tuteli pienamente il potere di acquisto del salario. Per questo il nostro giudizio sull’intesa è positivo, ed ancora più netto in considerazione della difficile trattativa” proseguono i sindacati, che già dalle prossime ore e fino al 31 luglio saranno impegnati nell’organizzazione delle assemblee per raccogliere il giudizio dei lavoratori. Infine, i sindacati ringraziano le lavoratrici ed i lavoratori “per l’impegno profuso nella mobilitazione, dimostrando come solo con l’unità e la solidarietà tra lavoratori si possano difendere i propri diritti” e danno atto a Federlegno Confindustria “di aver colto l’importante richiesta del movimento sindacale.”