CONTRATTAZIONE D’ANTICIPO, ACCORDO PER LA AGRIGENTO-CALTANISSETTA

CONTRATTAZIONE D’ANTICIPO, ACCORDO PER LA AGRIGENTO-CALTANISSETTA

Agrigento
I lavori impiegheranno circa 500 dipendenti
La cosiddetta contrattazione d’anticipo, ovvero quel sistema di procedure stabilite da stazione appaltante e sindacato con lo scopo di attuarle in fase di realizzazione dell’opera, torna a “colpire” in Sicilia. Dopo l’accordo per il completamento dell’autostrada Catania-Siracusa, infatti, un nuovo protocollo è stato sottoscritto da Filca, Feneal e Fillea ed “Empedocle”, una società consortile costituita dalle cooperative Cmc e Iter, per i lavori di adeguamento di 35 chilometri della Agrigento-Caltanissetta. “L’accordo esalta il modello concertativo – dichiara Santino Spinella, segretario regionale della Filca – ed in modo particolare la concertazione d’anticipo prevista per le grandi opere. La firma di questo accordo ci permette di poter valorizzare il ruolo delle organizzazioni sindacali soprattutto sul versante dei temi legati alla sicurezza e all’organizzazione del lavoro, e consente di tenere in debito conto anche l’aspetto della formazione e della tutela occupazionale, che in Sicilia registra punte di criticità insopportabile”. Il costo dell’opera è pari a 377 milioni di euro, i lavori dovrebbero cominciare entro i primi giorni di marzo ed impiegare circa 500 dipendenti. Una boccata d’ossigeno non indifferente per l’economia della splendida Valle dei Templi. “È un’opera importantissima – conferma Spinella – non solo per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni e dei trasporti, ma anche per tutti i conseguenti risvolti economici, sociali ed occupazionali. Il protocollo prevede inoltre la valorizzazione della manodopera locale favorendo l’assunzione dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità o di disoccupazione delle aree interessate”. Sull’importanza della contrattazione d’anticipo interviene anche l’operatore della Filca nazionale Lanfranco Vari, che sull’argomento ha pubblicato un numero dei Quaderni editi dalla categoria: “Questo strumento, disciplinato peraltro dall’art. 113 del Ccnl degli edili del 2004, rappresenta un vero laboratorio di evoluzione del sistema delle relazioni industriale, in grado di adattarsi ai cambiamenti legislativi che interessano le modalità di realizzazione delle grandi infrastrutture. Ritengo che siano soprattutto la garanzia e la diffusione delle tutele – spiega l’esponente della Filca nazionale – a godere dei maggiori benefici, che tra l’altro sono garantite dal sistema degli Enti Bilaterali. Inoltre nei cantieri interessati dalla contrattazione preventiva riscontriamo un alto tasso di sindacalizzazione, che si ripercuote positivamente sul numero degli infortuni, che in queste opere è di gran lunga inferiore alla media”.

Vanni Petrelli

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