Oltre 60 tra dirigenti e operatori della Filca di tutta Italia hanno partecipato oggi in videoconferenza alla Consulta nazionale del Legno, convocata a seguito della rottura della trattativa per il rinnovo del contratto dopo l’incontro di mercoledì scorso con Federlegno.
“L’atteggiamento di Federlegno è grave e inaccettabile – ha dichiarato il segretario nazionale Salvatore Federico – anche perché nei 15 incontri precedenti abbiamo sempre dimostrato la nostra disponibilità nel trovare soluzioni condivise alle esigenze delle imprese. Federlegno, invece, è rimasta ferma sulle proprie posizioni, con una proposta che è assolutamente insufficiente sia nella parte economica che normativa. Per questo motivo – ha detto Federico – abbiamo proclamato da subito lo stato di agitazione nei luoghi di lavoro, con il blocco dello straordinario e della flessibilità. La Consulta – spiega Federico – ha convenuto di promuovere riunioni dei coordinamenti Filca territoriali e regionali delle RSU, per condividere lo stato del confronto con Federlegno organizzando la massima divulgazione in tutti i posti di lavoro e sul territorio”. Tra i punti che hanno determinato la rottura delle trattative ci sono la parte salariale, la flessibilità degli orari di lavoro, la percentuale da destinare alla previdenza complementare e quella dei contratti a termine sul totale degli occupati. All’incontro sono intervenuti anche i segretari nazionali Ottavio De Luca e Stefano Macale, a dimostrazione della rilevanza della posta in gioco (il contratto riguarda 150 mila addetti) e della grande sinergia in Filca, a prescindere dai settori di riferimento. [highlight color=”eg. yellow, black”]…[/highlight]