“Capire il passato per affrontare il futuro” è il tema della due giorni organizzata dalla Filca-Cisl nazionale e rivolta al Consiglio generale ‘allargato’. La prima giornata (12 aprile) è stata introdotta dal segretario generale Franco Turri, che ha presentato la tavola rotonda e ha sottolineato la necessità di un momento di confronto e approfondimento per analizzare il passato ed il presente, in modo da prepararsi ad affrontare le sfide e le incognite del futuro. Ha poi avuto inizio un confronto tra Paolo Acanfora (docente IULM), Pier Paolo Baretta (sottosegretario al MEF, ex segretario generale aggiunto Cisl nazionale) e Pino Corrias (giornalista e scrittore), moderato dal giornalista de La7 Andrea Pancani e concluso dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan
Acanfora ha sottolineato come sia di “fondamentale importanza comprendere il rapporto tra la società italiana e al democrazia rappresentativa. La classe dirigente – ha aggiunto – rappresenta lo iato tra il paese ‘legale’ e il paese ‘reale’, e per questo si verifica il fenomeno del rifiuto della mediazioni politica”.
Baretta ha analizzato il voto del 4 marzo scorso: “Il Pd – ha detto – non è stato capace di dare una visione. Eppure il governo ha fatto scelte decisive, importanti, ma non siamo stati in grado di intercettare le richieste, la crisi era troppo forte e le risposte sono state insufficienti. Invece chi ha interpretato il malessere ha vinto, ma dando una risposta che è indipendente dalla soluzione”.
Corrias ha ripercorso alcune delle vicende raccontate nel suo libro “Nostra incantevole Italia“, ricordando come l’episodio drammatico di Portella delle Ginestre sia stato il primo di una lunga serie di episodi con verità monche, interessi sovrapposti, mani colpevoli.
Nelle sue conclusioni Annamaria Furlan ha dichiarato che “il Paese ha problemi a fare i conti con la propria storia. Oggi – ha aggiunto – stiamo vivendo un’epoca contraddistinta dalla mancanza di coesione sociale, e il voto rispecchia il cambiamento degli equilibri economici, sociali e di potere determinati dalla globalizzazione”.
Venerdì 13, invece, è stata la volta di Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, che ha fornito una lettura della società attuale. “Oggi – ha detto – i cittadini grazie ad internet sono più informati, ma meno dotati di discernimento e di senso critico. Tutti chiedono il cambiamento, ma alla fine non è messo in atto da nessuno. La struttura antropologica del Paese è la seguente: si vuole il cambiamento…. ma degli altri!”.
Le conclusioni della due giorni sono state affidate al segretario nazionale Stefano Macale, che prima ha rimarcato l’importanza di iniziative del genere, in grado di allargare l’orizzonte e fornire la risposta a tante domande, per poi soffermarsi sullo stato delle trattative per il rinnovo del contratto dell’edilizia, atteso da quasi due anni da un milione e mezzo di lavoratori.
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Il 12 e 13 aprile presso l’Auditorium di via Rieti, a Roma, si terrà il Consiglio generale allargato della Filca con il seguente programma:
Giovedì 12
ore 14.30 Introduzione ai lavori di Franco Turri
ore 15.00 Tavola Rotonda “Capire il passato per affrontare il futuro”
La storia italiana da Portella della Ginestra ad oggi.
Storia e cultura sociale e politica nazionale con uno
sguardo all’Europa.
Partiti e classe politica prima e dopo il 4 marzo 2018.
Partecipanti: Pino Corrias, Paolo Acanfora, Pier Paolo Baretta.
Moderatore: Andrea Pancani
Conclusioni: Anna Maria Furlan
Venerdì 13
ore 9.00
Bilancio consuntivo 2017 Filca Nazionale;
Chiusura tesseramento 2017 ed apertura 2018;
situazione contrattuale edilizia
ore 10.00 “Motivazioni ed aspettative dietro il sipario del 4 marzo”, a cura di Nando Pagnoncelli
Dibattito
ore 13.00 Conclusioni di Franco Turri