È proseguita ieri la trattativa per il rinnovo del CCNL legno/lapidei artigianato, che coinvolge oltre 100.000 addetti distribuiti in 30.000 imprese. L’incontro nell’intenzione delle parti doveva essere quello conclusivo che portava alla firma del CCNL, le cui trattative sono in corso da circa un anno. Infatti nel precedente incontro tenutosi il 28 ottobre erano stati concordati molti punti, mentre erano rimasti da definire il salario, alcuni dettagli normativi e la sfera di applicazione relativa al restauro artistico.
Le Segreterie Nazionali FeNEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL, unitamente alla Delegazione Trattante, sono rimasti sorpresi dall’atteggiamento scoordinato ed irrispettoso tenuto dalla parte Imprenditoriale (C.N.A., CONFARTIGIANATO, CLAI, CASA ARTIGIANI) che hanno posto, in particolare Confartigianto, quale vincolo per la firma del contratto, il tema del restauro. “La proposta – ha dichiarato Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca – tende ad ampliare la sfera di applicazione a scapito del CCNL Artigiani Edili, creando quindi dumping tra i due CCNL. Coime sindacato abbiamo proposto su questo argomento, responsabilmente, di coinvolgere anche il settore edile avendo il restauro artistico una importante e qualificata presenza di dipendenti a cui viene applicato il contratto edile. Proposta che e è stata accolta anche dalla delegazione della C.N.A., non da Confartigianato. Questo atteggiamento irresponsabile, che ha prodotto il congelamento delle trattative sino al prossimo 11 gennaio, provoca così un’ulteriore slittamento dei tempi del rinnovo del c.c.n.l., che ricordiamo essere scaduto il 31 dicembre 2009. Ciò dimostra quanto poco contino le relazioni sindacali per le controparti”.