Il giorno 11 novembre 2003 presso l’Associazione degli Industriali di Bari, si è tenuto un incontro con il Gruppo Natuzzi, dove sono state esaminate le tematiche inerenti il Piano Industriale presentato dal Gruppo, che, contestualmente a diverse misure condivisibili, prevede un esubero strutturale di 345 lavoratori, e che quindi mette in luce le problematiche di natura congiunturale e strutturale che vedono il distretto industriale dell’imbottito: Bari, Taranto, Matera (il più grande distretto industriale del mobile imbottito), in difficoltà e con prospettive, nel medio periodo, di declino. Le parti si sono impegnate ad attivare un tavolo di confronto a livello governativo, allargato alle istituzioni regionali, distrettuali, per definire azioni di sostegno e di rilancio del settore del mobile in generale e del distretto industriale murgiano in particolare. Nel contempo le Organizzazioni sindacali si sono impegnate a trovare soluzioni di rilancio della competitività del gruppo, confermando la volontà di intervenire sulla qualità e sulla produttività del ciclo produttivo, prevedendo di gestire congiuntamente un progetto riorganizzativo complessivo. In questo quadro con una ferma decisione delle Organizzazioni Sindacali di non accettare alcuna riduzione di personale, la NATUZZI si è resa disponibile ad un confronto presso il Ministero del Lavoro, e quindi a non aprire liste di mobilità ma, ad intervenire con la richiesta di Cassa Integrazione Speciale per i 345 lavoratori in esubero, utilizzando anche corsi di riconversione professionale per 120 lavoratori e per arrivare ad un inserimento, alla fine della CIGS, di tutti i lavoratori nel ciclo produttivo aziendale. Le Organizzazione Sindacali: regionali e territoriali e le RSA, nel dare un giudizio positivo dell’esito dell’incontro, ritengono importanti le dichiarazioni fatte dalla Direzione Aziendale in merito a più corrette e proficue relazioni industriali, basate sul riconoscimento reciproco e soprattutto sulla consapevolezza di poter affrontare congiuntamente i problemi di competitività e crescita del Gruppo e del Distretto. La nostra sensazione è che ci troviamo di fronte ad una svolta nelle relazioni sindacali. Sono molte le difficoltà che abbiamo avuto in passato nell’organizzare una autentica attività sindacale alla NATUZZI: pensiamo alla scarsa rappresentatività di FeNEAL FILCA e FILLEA, alla scarsa partecipazione dei lavoratori alle assemblee, alla difficoltà di eleggere le Rappresentanze Sindacali Unitarie (oggi le nostre rappresentanze sono RSA nominate dalle Organizzazioni Sindacali). Dietro a queste difficoltà, spesso abbiamo visto la lunga ombra dell’azienda. A fronte di questa nuova disponibilità, che va misurata nelle azioni quotidiane e nel percorso di riorganizzazione, in azienda e sul territorio, il Sindacato farà la sua parte senza ambiguità e senza sottrarsi al confronto. Nelle prossime settimane dopo aver adeguatamente informato i lavoratori sugli sviluppi positivi del confronto avvieremo le procedure per le elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) che interesseranno le unità produttive del Gruppo. Con una efficace rappresentanza e con un coordinamento funzionale, potremo iniziare una fase nuova ed affrontare tutte le scadenze che, congiuntamente, verranno inserite nel calendario.
Le Federazioni Nazionali FeNEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL