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CONCESSIONARIE AUTOSTRADE, ADESIONE ALLO SCIOPERO OLTRE IL 90% E PRESIDIO A MONTECITORIO

CONCESSIONARIE AUTOSTRADE, ADESIONE ALLO SCIOPERO OLTRE IL 90% E PRESIDIO A MONTECITORIO

Circa 1000 lavoratori delle concessionarie autostradali si sono ritrovati questa mattina a Roma, in piazza Montecitorio, per protestare contro le nuove norme introdotte dal Codice appalti, che mettono a rischio 3 mila posti di lavoro. Lo sciopero, che ha avuto un’adesione altissima – oltre il 90% – era stato indetto dagli edili di Cgil Cisl Uil a seguito della bocciatura dell’emendamento Borioli-Esposito che riportava dal 20% al 40% la percentuale degli appalti in affidamento alle aziende controllate dai concessionari autostradali.
“Quell’emendamento conteneva quanto promesso e condiviso con i sindacati al tavolo interministeriale con Mit e Mise” hanno ribadito dal palco i rappresentanti di dei lavoratori e delle segreterie nazionali di Feneal Filca Fillea – quella promessa non è stata mantenuta e noi, insieme ai lavoratori, non ci fermeremo fino a quando non sarà trovata una soluzione. Il nostro obiettivo è recuperare l’emendamento, solo così sarà possibile salvare 3000 lavoratori e scongiurare la destrutturazione di un comparto tra i più specializzati del settore edile.”
Tra i lavoratori, giunti da tutta Italia e impegnati nella manutenzione, nella progettazione e nelle infrastrutture, era presente anche il senatore Borioli, che si è detto pronto a proseguire la battaglia in Parlamento.
Intanto la tensione resta alta e il pressing sindacale continua: “non si escludono disagi sulla rete autostradale nei prossimi giorni – spiegano i sindacati – e ci scusiamo con gli utenti fin da ora per eventuali problemi che si creeranno, ma la nostra battaglia è anche nel loro interesse, per garantire la massima sicurezza delle autostrade e la massima qualità del lavoro come è stato fino ad oggi, perché eseguito da personale specializzato e professionalizzato.”
PRESIDIO A MONTECITORIO, L’INTERVENTO DI STEFANO MACALE

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Sciopero nazionale di 8 ore proclamato per oggi e presidio in piazza Montecitorio a Roma (ore 10:30) di centinaia di lavoratori che arriveranno da tutta Italia, più altre 8 ore di sciopero nei giorni successivi gestite a livello territoriale. È la reazione dei sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, alle novità emerse nella vertenza legata alle società controllate dalle concessionarie autostradali. Nei giorni scorsi, infatti, è stato bocciato l’emendamento proposto dai deputati Pd Borioli ed Esposito, che intendeva alzare dal 20% al 40% la percentuale dei lavori di manutenzioni e progettazione affidabili senza gara ai concessionari autostradali.
“L’inspiegabile bocciatura della proposta – spiegano le segreterie nazionali dei tre sindacati – è un colpo durissimo per i 3 mila operai e tecnici specializzati, che ora rischiano di essere licenziati, e vanifica il lungo lavoro svolto al tavolo interministeriale aperto dai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, che era riuscito a trovare una soluzione per scongiurare questo ennesimo stillicidio di posti di lavoro. Evidentemente – accusano Feneal, Filca, Fillea – le pressioni delle lobbies hanno avuto la meglio sul parere dei due ministeri, sul rischio di mandare a casa 3mila lavoratori, sulla qualità del lavoro, sulla sicurezza delle stesse autostrade, sulla necessità di salvaguardare un pezzo strutturato di impresa italiana e di adottare un orientamento largamente diffuso in Europa”.
“Le 16 ore di sciopero ed il presidio a Montecitorio sono la nostra risposta all’atteggiamento della politica, che sta peraltro generando forti tensioni sociali sui territori e nei siti produttivi. Chiediamo con forza l’immediata convocazione del tavolo permanente presso il Mise e un intervento rapido e deciso di tutti gli interlocutori politici ed istituzionali per risolvere nel migliore dei modi questa delicata vertenza”.
Infine i sindacati non escludono nei prossimi giorni disagi sulla rete autostradale nazionale, per iniziative autorizzate di informazione a livello locale come ad esempio azioni di volantinaggio in prossimità dei caselli: “Chiediamo scusa sin d’ora agli utenti – dichiarano – ma la nostra battaglia è anche nel loro interesse, per garantire la massima sicurezza delle autostrade e la massima qualità del lavoro, fino ad oggi affidato a personale specializzato e professionalizzato”, concludono Feneal, Filca, Fillea.   
 

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