“I dati relativi agli infortuni e alle morti nei cantieri edili fotografano una realtà allarmante che merita il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni per promuovere una cultura della salute e della sicurezza”. Lo affermano in una nota la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri, e i segretari nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, al termine dell’incontro avuto al Senato. “Nel 2015, secondo l’Inail – prosegue la nota- si sono verificati 694 morti sul lavoro, il 22,5% nel settore dell’edilizia. Per quanto riguarda solo il periodo gennaio-ottobre 2016, i morti sono stati 92, secondo i dati raccolti dal sindacato. Nel 2015, se ne registrano 72. Si osserva dunque un incremento, per ora, di oltre il 27%, nonostante il dimezzamento degli occupati nel settore. Maggiormente colpiti i lavoratori sopra i 60 anni. Alla luce di questo quadro – concludono- dopo lo sciopero nazionale indetto il 7 novembre, la Commissione d’inchiesta procederà a svolgere un ciclo di audizioni con i rappresentanti sindacali perché è obiettivo comune quello di rafforzare i controlli, contrastare il lavoro irregolare, dare piena attuazione al decreto legislativo 81”.