
Ci sarà anche un nutrita delegazione della Filca-Cisl oggi a Palermo, alle commemorazioni per il ventiduesimo anniversario della strage di Capaci (23 maggio 1992) nella quale morirono Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il capoluogo siciliano diventerà la capitale della speranza e della lotta a tutte le mafie, con l’arrivo di oltre 20mila studenti, mille dei quali sbarcheranno a Palermo con la nave della legalità organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.
“Anche in questa occasione la Filca-Cisl ci sarà – spiega Domenico Pesenti, segretario generale della categoria – e oltre alle delegazioni che arriveranno da tutte le province siciliane, saremo presenti anche con i corsisti che stanno partecipando al Corso lungo per nuovi dirigenti, organizzato come ogni


Due cortei partiranno uno dall’Aula Bunker e l’altro da Via D’Amelio per riunirsi in Via Notarbartolo, sotto l’Albero Falcone, e celebrare insieme il momento solenne del Silenzio suonato dal trombettiere della Polizia di Stato all’ora della strage: le 17.58.
“La partecipazione alla manifestazione imporrà a noi tutti una riflessione e la promessa di fare sempre meglio e di più per la società”, dichiara Salvatore Scelfo, segretario nazionale della Filca-Cisl con delega alla Formazione e responsabile del Dipartimento Legalità. “La presenza dei ragazzi che frequentano il Corso lungo, insieme a tutto lo staff della scuola, è particolarmente significativa perché i nostri percorsi formativi, oltre ai moduli ‘classici’, prevedono anche approfondimenti sui temi della legalità. Il caso Expo, inoltre, dimostra come la criminalità non sia circoscritta al meridione, anzi. Negli ultimi anni le regioni più ricche, e quindi più appetibili, sono state letteralmente saccheggiate da imprese edili riconducibili alla malavita, abilissime nel turbare gli appalti ed aggiudicarsi le gare. La magistratura, però, sa di poter contare sui nostri operatori sindacali che quotidianamente vigilano nei cantieri, e costituiscono una sorta di esercito di sentinelle della legalità in tutta Italia”, conclude Scelfo.