In occasione del vertice che si sta svolgendo in questi giorni a Parigi e della mobilitazione globale per il clima, animata da organizzazioni della società civile, sindacati, studenti e gruppi religiosi di 150 paesi, anche i giovani sindacalisti europei del settore delle costruzioni si sono incontrati per discutere degli effetti dei cambiamenti climatici.
La Conferenza dei Giovani organizzata ad Houffalize (BE) dal sindacato delle costruzioni Acv-Csc il 27-29 novembre, ha infatti riunito giovani attivisti e rappresentanti di nove organizzazioni sindacali per lavorare assieme attorno ai temi dell’efficienza energetica, dell’energia rinnovabile, dei lavori “green” e della riduzione delle emissioni. L’edilizia sostenibile ed “etica” sotto il profilo dell’uso delle risorse energetiche, rappresenta infatti una leva importante non soltanto per uscire dalla crisi e far ripartire la crescita economica, ma anche per generare una nuova occupazione, qualificata ed innovativa.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di Belgio, Francia, Italia, Germania, Olanda, Serbia, Macedonia, Montenegro e Ucraina, oltre a quella della Federazione europea (Efbww) e di quella mondiale (Bwi) delle costruzioni.
Durante i tre giorni di lavoro si è voluta inoltre rafforzare l’azione sindacale dei giovani a favore di un’Europa sociale e discutere anche di questioni come il dumping sociale, gli effetti della crisi e l’austerità in Europa, il razzismo.
Temi importanti che interessano da vicino i giovani e che sono stati affrontati durante dibattiti e workshops. In particolare, la Filca-Cisl ha organizzato il workshop “Crisi e austerità”, nel corso del quale ci si è confrontati sulle politiche attuate nei diversi Paesi, sulle ripercussioni della crisi sul settore delle costruzioni e si è lavorato ad un programma di proposte comuni all’insegna della cooperazione e della solidarietà internazionale.